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A Mantova la tappa inaugurale della 31esima Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, il Ferrara Buskers Festival®
Ancorato alle radici ma con la capacità straordinaria di rinnovarsi, la 31esima edizione del Ferrara Buskers Festival® la Rassegna Internazionale del Musicista di Strada in scena dal 16 al 26 agosto 2018, è pronta ad invadere con oltre 1000 musicisti ed artisti le strade e le piazze del centro storico Patrimonio dell’Umanità UNESCO. Città Ospite d’Onore di questa edizione Dublino, celebrata per l’importante valorizzazione che da anni fa dei buskers, con musica ed eventi. Diversi i musicisti che arriveranno dall’Irlanda, pronti a far divertire il pubblico con ballate, melodie, e la tradizionale musica irlandese. Venti i gruppi di Musicisti Invitati, provenienti da tante nazioni del mondo, che si esibiranno durante gli 11 giorni della rassegna.
Cominceranno da Mantova, la tappa inaugurale del 16 agosto, per spostarsi a Comacchio il 17 agosto e poi a Lugo di Romagna (RA) il 20 agosto. Nel fine settimana del 18 e 19 agosto e poi dal 21 al 26, i musicisti si esibiranno sul palcoscenico ferrarese, tra il Castello Estense e i bellissimi palazzi e monumenti della città, mettendo in scena oltre 100 spettacoli al giorno, con più di 300 formazioni di Artisti Accreditati. Tutti i buskers si esibiscono “a cappello”, senza cachet, come è proprio dello spirito degli artisti di strada. Spetta alla generosità del pubblico ricompensarli per la performance. Per la prima volta, gli spettatori potranno partecipare ai BuskersLAB, laboratori di costruzione di strumenti musicali insoliti, con la guida di maestri buskers. I laboratori si svolgeranno dal 23 al 26 agosto in luoghi della cultura ferrarese, a Palazzo dei Diamanti, nella Biblioteca comunale Ariostea, nel Teatro Comunale di Ferrara, e nell’Officina Bottoni, il posto in cui è stato ideato il Ferrara Buskers Festival®. Gli spettacoli si terranno tutti i giorni dalle 18.00 alle 24.00, ad esclusione di domenica 26, che vedrà gli artisti esibirsi in strada dalle 17.00 alle 20.00 e poi sul palco allestito in Piazza Castello, sotto lo sguardo del Castello Estense dalle 21.00. Nel cortile del maniero, inoltre, ogni notte da mezzanotte in poi i musicisti daranno vita ai concerti delle Notti Buskers, presentate da Puedes. Il Ferrara Buskers Festival riaffermerà il suo carattere green e solidale attraverso una miriade di iniziative e in particolare attraverso il Progetto Ecofestival realizzato in collaborazione con Gruppo Hera e il Grande Cappello sviluppato assieme ad Ibo Italia.
Info: www.ferrarabuskers.com/
“Aniconica” è il titolo della mostra con le opere dell’artista mantovano Mario Benini che è stata inaugurata sabato 28 luglio nella Casa di Rigoletto, in piazza Sordello, e che vi rimarra aperta fino al 26 agosto. L’esposizione è a cura di Carlo Micheli dell’Ufficio Mostre del Comune di Mantova con la collaborazione di Monica Benini.
“Negli interventi grafici dell’artista – scrive Micheli nella presentazione della mostra – si rivela un talento davvero non comune, capace di quegli automatismi segnici che completano, per sinestesia, la profondità della parola. Seppure talvolta i segni rapidi e nervosi del suo fare paiono alludere a qualche reminiscenza realistica, di fatto il terreno di ricerca di Benini rimane l’astrazione, in senso lato, nelle sue molteplici accezioni. Col contestuale passaggio alla pittura ad olio, dove il segno si rarefà ulteriormente, alla ricerca di rifrazioni luminose che privilegiano le superfici specchianti in oro e argento, si apre di fatto un percorso di approfondimento tautologico, dove la fotografia irrompe zoomando sui particolari dei dipinti, catturando porzioni di segni, sgranature cromatiche, grumi materici, ma soprattutto riflessi accecanti, trasparenze vitree, sfumati impercettibili. Una nuova realtà ricreata che verrà a sua volta proposta in modi sempre diversi, tramite scansioni, rielaborazioni pittoriche o fotografiche, in un inarrestabile work in progress seducente quanto privo di confini”.
Nel 1988 Mario Benini è stato tra i fondatori, assieme ad Alessandro Gennari, Giovanni Pasetti, Adriano Amati e Stefano Iori, della rivista trimestrale di letteratura, arte e poesia “La corte di Mantova”. “Il Comune di Mantova ospita questa personale dell’artista mantovano presso la Casa di Rigoletto – scrive il sindaco Mattia Palazzi –, nella consapevolezza di offrire un importante spaccato delle ricerche visive degli ultimi trent’anni, di cui Benini è degno rappresentante, ma anche di aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza e all’approfondimento del variegato mondo della fotografia”. Il catalogo di “aniconica” è edito da Paolo Etturi (Mantova).
La mostra rimarrà aperta gratuitamente al pubblico nella Casa di Rigoletto, con orario continuato dalle 9 alle 18, fino al 26 agosto. Info: 0376 288208.
Apre alla Casa del Rigoletto la mostra di Mario Benini "Aniconica".
Nel 1988 Mario Benini è stato tra i fondatori, assieme ad Alessandro Gennari, Giovanni Pasetti, Adriano Amati e Stefano Iori, della rivista trimestrale di letteratura, arte e poesia “La corte di Mantova “. Alberto Moravia, Carmelo Bene, Elémire Zolla, Erica Jong, Umberto Bellintani, Daniel Arasse sono solo alcuni dei nomi che contribuirono al successo di una pubblicazione per molti versi innovativa, che fece di Mantova una sorta di crocevia obbligato della cultura di quel periodo. Mario Benini ne curò l’immagine, arricchendo le pubblicazioni con alcuni interventi grafici a commento di saggi e poesie. Negli anni successivi a questa fondamentale esperienza, dopo una parentesi pittorica tradizionale e fino ai giorni nostri, Benini ha affinato la propria ricerca focalizzando i propri interessi esclusivamente sul legame Arte - Nuove Tecnologie, creando spesso una fusione fra Computer Graphic, Fotografia e Art Mixed-Media sui supporti più disparati. Contraddistinte da un rigore formale inappuntabile, le sue opere percorrono tutte le differenti sfumature dell’astrazione, giungendo a risultati di forte impatto visivo.
Il Comune di Mantova ospita dunque questa personale dell’artista mantovano presso la Casa di Rigoletto, nella consapevolezza di offrire un importante spaccato delle ricerche visive degli ultimi trent'anni, di cui Benini è degno rappresentante, ma anche di aggiungere un ulteriore tassello alla conoscenza e all'approfondimento del variegato mondo della fotografia.
“aniconica” | Mario Benini
Casa di Rigoletto - Mantova, piazza Sordello
Inaugurazione: sabato 28 luglio - ore 18
Fino al 26 agosto 2018
Organizzazione: Comune di Mantova - Ufficio Mostre
A cura di Carlo Micheli, con la collaborazione di Monica Benini
Stampa catalogo: Paolo Etturi - Mantova
Info: tel. 0376 288208
Orari: tutti i giorni dalle 9 alle 18
- benini.pdf (3229 Scaricamenti)
Sono aperte le iscrizioni per partecipare dal 27 agosto al 2 settembre al laboratorio di teatro fisico GLI ERRANTI curato dalla "Compagnia Ambasciatore Mamma Mia" e sostenuta dal Comune di Mantova. Il workshop prevede un'attività di training individuale e collettivo, improvvisazioni singole e di gruppo libere o a tema, strutturazione di scene sotto la direzione di Samuel Hili in collaborazione con l'artista, regista e workshop leader Elisa Giovannetti. Il progetto "Erranti" prende spunto dall'esperienza di vita dell'artista e chimico Samuel Hili arrivato dalla Costa D'Avorio a Mantova nel 2008. In stretta collaborazione con Ars. Creazione e Spettacolo e Teatro Magro, Samuel porta avanti per il secondo anno consecutivo, un percorso di connessione artistica tra Africa e Italia che vede il teatro come strumento di connessione per una crescita culturale che abbia una ricaduta su quella socio-economica.
In collaborazione anche con il Progetto Sprar Enea di Mantova e i suoi beneficiari, si intende promuovere l’integrazione sociale attraverso la valorizzazione delle diversità culturali come spunto di lavoro.
Il progetto ERRANTI vuole partire dal verbo "errare" in tutte le sue accezioni. Errare per perdersi cercando ed errare per crescere sbagliando.
Il workshop prevede un'attività di training individuale, collettivo, improvvisazioni singole e di gruppo libere o a tema, ricerca individuale, strutturazione di scene in vista della restituzione pubblica della residenza artistica. La cittadinanza tutta sarà invitata a partecipare.
La residenza artistica di una settimana si terrà presso il Creative Lab in Via Valle D'Aosta 20, quartiere Lunetta - Mantova tutti i giorni dalle 14 alle 18 e dalle 20 alle 23 con restituzione finale domenica 2 Settembre alle 19.00. Il laboratorio è aperto a tutti; numero minimo 8 e massimo 20 partecipanti. Scadenza iscrizioni entro e non oltre il 16 Agosto 2018.
Info iscrizioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | cell 3394568098 | www.samuelhilli.it
- Gli-Erranti-volantino.pdf (2996 Scaricamenti)
L’Anpana, l’associazione zoofila che opera da molti anni in ambito nazionale e locale, da venerdì 13 luglio ha una nuova casa in città concessa dal Comune di Mantova. La sede in via Volta 7, nel quartiere di Valletta Valsecchi, è stata inaugurata nel pomeriggio dal vicesindaco Giovanni Buvoli, dall’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi e dal responsabile nazionale di Anpana Giuseppe Laganà, affiancato da altre guardie.
L’associazione si occupa di vigilanza di parchi e giardini in aree assegnate, di verifica dei cani per microchip e iscrizione all'anagrafe regionale in base alle norme anti randagismo. Ma dedica attenzione anche alla sicurezza, per verificare come siano custoditi cani potenzialmente pericolosi o alle indagini sul fenomeno, seppur raro, dei bocconi avvelenati, eccetera. “La scelta di dotare Anpana di una sede nasce dal desiderio dell’Amministrazione da un lato di rafforzare l’azione quotidiana di questa realtà che porta un indubbio beneficio al nostro territorio e dall’altro di testimoniare concretamente la gratitudine della città per la preziosa opera svolta – ha sottolineato il vicesindaco Giovanni Buvoli -. Voglio ricordare che l’azione di Anpana non si limita alla protezione degli animali da compagnia ma anche alla salvaguardia del nostro patrimonio zootecnico e ittico, avvalendosi di guardie adeguatamente formate che agiscono di concerto con le istituzioni e i corpi di vigilanza locali e dello Stato. Collabora, inoltre, con la protezione civile, il Wwf e con tutti gli enti e le associazioni che hanno scopi affini”.
“Luglio e agosto sono i mesi dell’esodo vacanziero e coincidono con il periodo di maggior intensità di atti di abbandono di animali domestici e di atti di inciviltà e disumanità – ha aggiunto l’assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi -. La legge condanna, con la reclusione o con un sanzione che va da 1000 a 10mila euro, chi abbandona un animale o ne provochi dolore fisico e psichico. Per questa ragione l’Amministrazione ha deciso di dare un importante sostegno alle realtà che sul nostro territorio si occupano di difendere e aiutare i nostri amici a quattro zampe, concedendo all’Anpana, Associazione Nazionale Protezione Animali Natura e Ambiente, una sede che oggi inauguriamo. L’associazione è un partner consolidato per la nostra Polizia Locale, coadiuvandola nel controllo del territorio e nella gestione degli eventi”.
Per rivolgersi al servizio si può chiamare il 3703523796.
Nel decennale dell’iscrizione del sito Mantova e Sabbioneta nella Lista del Patrimonio Mondiale l’Ufficio Unesco Mantova e Sabbioneta ha presentato giovedì 5 luglio alla Madonna della Vittoria alle i tre volumi frutto dello studio sui giardini dei Gonzaga. Uno studio storico rilievo e analisi per il recupero e il restauro realizzato dall’Ufficio Unesco Mantova Sabbioneta finanziato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo sul bando della legge 77/2006 “Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella lista del patrimonio mondiale posti sotto la tutela dell’Unesco, con la collaborazione dell’Associazione Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.
E’ stata illustrata la collana di studi a cura dell'Ufficio Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale con gli interventi di Alberta Campitelli, Paola Eugenia Falini, Claudia Bonora Previdi, Marida Brignani, Giorgio Grossi e Italo Scaietta. Ad aprire i lavori l’assessore all’Unesco del Comune di Mantova Paola Nobis e il sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi.
L’idea del progetto, nata già nell’ambito della candidatura del sito Mantova e Sabbioneta in fase di stesura del Piano di Gestione nel 2006, è uno strumento finalizzato ad assicurare, come richiesto dall’Unesco, la conservazione nel tempo dei valori alla base della loro iscrizione per far emergere con particolare rilevanza le eventuali carenze del quadro conoscitivo attualmente disponibile su alcuni dei beni monumentali più rappresentativi del sito tra i quali i giardini gonzagheschi.
Si era evidenziata la mancanza di studi relativi ai giardini nel territorio mantovano in età gonzaghesca e di una letteratura analitica che potessero costituire un riferimento adeguato per l’identificazione dei loro caratteri costitutivi e delle loro permanenze.
Tale ricerca ha individuato e analizzato oltre 100 giardini del territorio storico mantovano di epoca gonzaghesca (ne sono stati censiti 84) e ha approfondito lo studio in particolare sui due esempi di maggiore rilevanza presenti nel sito Unesco: il giardino di Palazzo Giardino a Sabbioneta e i giardini di Palazzo Te a Mantova, entrambi in condizioni di degrado. La situazione critica di questi due giardini, oltre all’indagine conoscitiva dei loro caratteri costitutivi e dello stato di conservazione, ha richiesto con urgenza la redazione di linee guida per gli eventuali progetti di restauro, di recupero e di riqualificazione futuri a partire da un’analisi scientifica e storico-critica approfondita e particolareggiata.
Se la mission di un sito Unesco è quella di conservare e tutelare i valori del patrimonio mondiale riconosciuto, tutti gli elementi che lo compongono hanno la necessità di essere conosciuti ed indagati al fine di valorizzarne le rappresentazioni culturali che concorrono alla loro composizione e pertanto la mancanza di un quadro conoscitivo esaustivo su alcuni dei beni monumentali più rappresentativi quali i giardini gonzagheschi, ha reso necessario intraprendere questo importante studio alla conoscenza, scoperta e analisi dei giardini urbani e suburbani delle due città di Mantova e Sabbioneta e del territorio storico del Ducato dei Gonzaga.
Il progetto, durato circa tre anni in seguito alla scoperta di nuovi e sconosciuti oggetti di studio tramite la ricerca catastale, documentale e archivistica, portato avanti da un gruppo di lavoro composto da storici dell’arte, architetti, studiosi e esperti agronomi, ha previsto per il primo anno lo studio dei giardini gonzagheschi nel territorio storico mantovano e per il secondo e il terzo anno lo studio dei due esempi di maggiore rilevanza: il giardino di Palazzo Giardino a Sabbioneta e i giardini di Palazzo Te a Mantova. Il progetto si è concluso con la pubblicazione di tre monografie (Del Gallo editore) che vengono presentate pubblicamente alla Madonna della Vittoria.
I tre volumi sono: “I Giardini dei Gonzaga. Un atlante per la storia del territorio volume I (a cura di Paola Eugenia Falini, Claudia Bonora Previdi e Marida Brignani); “I giardini di Palazzo Te. Un Progetto Guida per i giardini dell’isola volume II (a cura di Paola Eugenia Falini); infine: “Il giardino de la fontana di Sabbioneta. Un Progetto Guida per il giardino di Palazzo Giardino volume III (a cura di Paola Eugenia Falini).
Partendo dalla raccolta delle diverse informazioni storico-bibliografiche, archivistiche ed iconografiche disponibili, si è potuto fornire l’identificazione di tutti i principali giardini gonzagheschi (circa 100 di cui 84 censiti) all’interno del territorio storico mantovano, e restituirne la storia e i principali caratteri costitutivi.
La fase successiva dello studio ha organizzato in maniera sistematica le informazioni raccolte predisponendo un inventario dei diversi giardini ancor oggi presenti nel territorio mantovano e redigendone una monografia in forma di Atlante (I giardini dei Gonzaga. Un Atlante per la storia del territorio) con schede riportanti per ciascun giardino tutte le fondamentali conoscenze disponibili ed in particolare, oltre alla cartografia ed iconografia esistente, le fonti di riferimento, i caratteri tipologici e lo stato di conservazione.
A questo studio sono seguite le due ricerche particolareggiate, con relative monografie, una sul giardino di Palazzo Giardino a Sabbioneta (Il giardino de la fontana di Sabbioneta. Un Progetto Guida per il giardino di Palazzo Giardino) e l’altra sul complesso dei giardini di Palazzo Te a Mantova (I giardini di Palazzo Te. Un Progetto Guida per i giardini dell’isola) mirate espressamente all’identificazione delle loro rispettive esigenze di intervento.
Le monografie comprendono oltre all’analisi storica anche l’attuale rilievo sia dei complessi edilizi che dei relativi annessi dei giardini, i rilievi fotografici e topografici, le indagini archeologiche e le indagini paleobotaniche (pollini e semi).
Inoltre, sono state effettuate analisi tematiche dello stato attuale relative all’accessibilità, fruibilità e destinazione d’uso esistenti, le analisi delle condizioni statiche e manutentive delle strutture edilizie e delle componenti vegetazionali presenti ed infine è stata effettuata la valutazione dello stato di conservazione di ciascuna componente.
Corredato da un apparato iconografico e fotografico inedito e nuovo realizzato appositamente per questo studio dal fotografo Luigi Briselli e da una corposa bibliografia, sono state quindi tracciate per entrambi i luoghi oggetto di indagine, linee guida di indirizzo per il recupero e la riqualificazione di un patrimonio straordinariamente interessante e al pari del monumentale, testimone e rappresentante dell’identità della cultura gonzaghesca. Nell'occasione l'Ufficio Unesco ha presentato il sito web dedicato ai giardini dei Gonzaga: http://giardinigonzaga.comune.mantova.it/index.php/giardini/
Un accordo interprovinciale nel nome dell’acqua, intesa come bene prezioso e risorsa da tutelare. E’ quello firmato martedì 3 luglio in Municipio tra i gestori del servizio idrico integrato di Cremona, Padania Acque, Mantova, Gruppo Tea, e Verona, Acque Veronesi.
A sottoscriverlo sono stati Massimiliano Ghizzi, presidente Gruppo Tea, Paola Briani, consigliere di amministrazione di Acque Veronesi, Claudio Bodini, presidente Padania Acque, i quali erano affiancati dagli assessori Andrea Murari (Mantova) e Barbara Manfredini (Cremona).
Il protocollo è stato denominato “Acque e città della via Postumia Cremona, Mantova e Verona”, per richiamare, già nel nome, la mission e il legame storico che unisce i tre capoluoghi di provincia, percorsi dall’antica Postumia, la via consolare Romana costruita nel 148 a.C. nei territori della Gallia Cisalpina, l’odierna Pianura Padana, per congiungere gli importanti insediamenti di Genova e Aquileia.
Gli obiettivi dell’accordo sono numerosi, primo fra tutti: diffondere il messaggio sull’importanza dell’acqua potabile, distribuita attraverso gli acquedotti, stimolare il suo rispetto e la sua tutela, nonché sostenere l’attività fondamentale della raccolta e della depurazione delle acque reflue e della loro reimmissione nell’ambiente.
Le tre società si daranno il compito di promuovere la conoscenza e la corretta informazione circa le proprietà nutrizionali dell’acqua potabile, alimento sano e sicuro. In poche parole, da bere, con tranquillità. Con tranquillità perché le attività di controllo effettuate sull’acqua potabile sono serrate e costanti e l’acqua del rubinetto può essere bevuta in sicurezza.
Altri obiettivi del protocollo mirano a sostenere una più diffusa coscienza civica, informando i cittadini sul disastroso impatto ambientale causato dall’aumento dei rifiuti, legato soprattutto all’uso delle bottiglie di plastica; promuovere modelli e percorsi per lo sviluppo delle smart cities, al fine di rendere più efficiente l’erogazione di servizi essenziali, quali la fornitura di acqua, gas ed energia elettrica; sviluppare sistemi di comunicazione sempre più efficienti con gli utenti, caratterizzati dalla massima trasparenza sui consumi, sulle procedure di rilevazione e comunque con riguardo ad ogni dato necessario per tutelare il consumatore.
Infine i progetti, in particolare di educazione ambientale, identificati da un comune logo, verranno condivisi per ottimizzare le risorse e dare ancora più profondità alla conoscenza, con un occhio di riguardo all’incentivazione delle economie di scala.
Il presidente di Padania Acque Bodini, ha commentato così l’importante partnership sancita attraverso il Protocollo di intesa: “L’acqua pura e certificata che arriva nelle nostre case è estratta direttamente dalle falde più profonde della Pianura Padana. Padania Acque, Gruppo Tea e Acque Veronesi, tre aziende, tre territori, un percorso comune di valori, una sola acqua pura e di altissima qualità”.
“L’acqua è un dono essenziale, non ha confini, deve essere usata in maniera sostenibile e preservata perché limitata. Noi gestori del servizio idrico – ha aggiunto il presidente Tea Ghizzi - lo sappiamo bene e con questo spirito abbiamo accolto con molto entusiasmo la proposta di mettere per iscritto con i nostri colleghi di Cremona e di Verona i valori che ci uniscono, insieme al comune obiettivo di diffondere, ciascuno sui rispettivi territori di riferimento, una cultura più attenta e rispettosa di questa preziosa risorsa”.
“Un’importante occasione per continuare a diffondere tra i cittadini - ha commentato Briani, consigliere di Acque Veronesi – il valore dell’acqua potabile distribuita attraverso gli acquedotti, stimolandone il rispetto e la tutela; promuovere la conoscenza e la corretta informazione circa le proprietà nutrizionali dell’acqua potabile, alimentare la consapevolezza circa le attività di controllo effettuate, nonché stimolare una coscienza civica rispetto all’ impatto ambientale causato dall’aumento dei rifiuti, legato soprattutto all’uso delle bottiglie di plastica. Acque Veronesi, Padania Acque e Tea hanno quindi deciso di condividere iniziative, progetti educativi ed eventi di comune interesse, anche al fine di incentivare economie di scala”.
Il MantovaFilmFest lancia un bando per una “Giuria Giovani MantovaFilmFest” composta da ragazzi tra i 18 e i 30 anni: una grande opportunità per gli appassionati under 30. Il MantovaFilmFest 2018 punta sui giovani, con la ferma intenzione di rendere la sua undicesima edizione non solo un’opportunità di visione, ma anche un momento di formazione e approfondimento, attraverso l’istituzione di una giuria di under 30 che avranno la possibilità di vivere il Festival da protagonisti. Con questi auspici, viene lanciato il Bando “Giuria Giovani MantovaFilmFest”: lo scopo è costituire una giuria di ragazze e ragazzi tra i 18 e i 30 anni che visionerà i film del Concorso Opere Prime, per poi assegnare una propria Menzione Speciale al film ritenuto più meritevole. Per farlo, saranno affiancati da un tutor, un professionista del settore che li accompagnerà nel processo di valutazione dei film. Il bando e il suo regolamento sono consultabili sul sito internet della manifestazione: www.mantovafilmfestival.com . Per partecipare alla selezione è necessario inviare una email col proprio curriculum vitae e una breve lettera motivazionale che riporti le affinità del proprio percorso con gli scopi del festival e dimostri l’interesse alla partecipazione del candidato.
Le iscrizioni chiuderanno mercoledì 25 luglio 2018, e la selezione della Giuria – a insindacabile giudizio della Direzione del Festival – sarà comunicata ai diretti interessati entro il 5 agosto. I membri della Giuria Giovani riceveranno un apposito pass che permetterà loro di partecipare gratuitamente a tutti gli eventi del MantovaFilmFest, compresa la serata finale con la cerimonia di premiazione. In questo modo, avranno un’occasione unica per conoscere dall’interno la realtà del cinema italiano, visionando alcune delle opere più interessanti della stagione ed entrando in contatto diretto con registi, autori e professionisti in un’ottica di scambio e approfondimento.
Per info e contatti: www.mantovafilmfestival.com ; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
In allegato il BANDO
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