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News dal Comune

La presentazione alla TeresianaI due ritratti di grandi dimensioni recentemente donati dalla famiglia Cavriani alla Biblioteca Teresiana di Mantova raffigurano due importanti esponenti di questa nobile famiglia mantovana: Ottavio (1655-1726) e Annibale (1719-1803). I due dipinti, che si aggiungono al fondo bibliografico Ippolito Cavriani donato alla Teresiana nel 1899, vanno ad arricchire la quadreria storica della Biblioteca. Entrambi i personaggi raffigurati ebbero un ruolo di primo piano nel panorama politico e culturale mantovano del XVIII secolo. Muovendosi con grande abilità diplomatica seppero acquisire onori e privilegi anche sul piano internazionale, ottenendo benefici che favorirono sempre più l’identità aristocratica della famiglia.

La presentazione si è tenuta giovedì 29 marzo nella sala dei prestiti della biblioteca di via Ardigò 13. All’incontro sono intervenuti, oltre all’assessore alle Biblioteche del Comune di Mantova Paola Nobis, alla dirigente comunale alle biblioteche Irma Pagliari al direttore delle biblioteche comunali Cesare Guerra, alla conservatrice Chiara Pisani, la donatrice Barbara Marsigli Rossi Lombardi che ha lasciato i quadri alla Teresiana in ricordo della madre Aliana Cavriani, vissuta nel palazzo di via Trento. Erano presenti anche le sorelle della donatrice Paola e Alessandra e il restauratore Francesco Melli. “Sono due opere di valore – ha osservato Nobis – e ora diventano un patrimonio per tutta la comunità”.

I due dipinti facevano parte un tempo della ricchissima galleria degli antenati della nobile famiglia. Così come tutte le raccolte d’arte dei Cavriani, anche questa collezione di ritratti, iniziata nel XVIII secolo, è andata in gran parte dispersa. Tale diaspora rende molto complesso ricostruire pienamente la portata e l’importanza del prezioso patrimonio artistico appartenuto ai marchesi Cavriani e oggi testimoniato soprattutto dai documenti d’archivio che ne attestano, tra il XVIII e il XIX secolo, il ruolo di primo piano nel mecenatismo e nella committenza d’arte locale. Gli studi dei rapporti di questa casata aristocratica con l'ambiente artistico mantovano stanno facendo emergere sempre più la dimensione complementare che la famiglia svolse rispetto alla corte ducale: non a caso il Settecento, epoca aurea dei Cavriani, coincide con il declino e l'eclissi dei Gonzaga. Conservare e valorizzare quanto rimane di questa illustre eredità appare perciò di primario interesse per l’intera comunità mantovana.

Giovedì, 29 Marzo 2018 10:11
Pubblicato in Cultura
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La Strada dei Vini e dei Sapori Mantovani, con il supporto del Comune di Mantova propone “Terra del bello, arte…
Lunedì, 26 Marzo 2018 10:28
Pubblicato in Turismo
Ultima modifica il Martedì, 27 Marzo 2018 14:10
Le piscine Sport Management Dugoni di Mantova si lasciano alle spalle un weekend di festa e di nuoto con più…
Venerdì, 23 Marzo 2018 13:27
Pubblicato in Sport
Ultima modifica il Lunedì, 26 Marzo 2018 16:29

 Alla Casa di Rigoletto la nuova mostra fotografica di Daniele Pontiroli “Viaggi e Memorie". L'inaugurazione si è tenuta sabato 24 marzo.
La Bretagna come luogo dell’anima, dove osare pensieri di fuga, di abbandono, di non ritorno, è un luogo da scoprire passo dopo passo, aspro e possente come un Calvados di campagna, sferzato e segnato dal vento come il volto di un lupo di mare.

In questa atmosfera insieme lirica e selvaggia, Daniele Pontiroli annusa la dolcezza dell’approdo, e il suo sentire, il suo vedere, il suo cercare, sembrano placarsi appagati. Ma è la sensazione di un attimo: il viaggio diviene un interminabile abbraccio, esasperato, dilatato dall’uso dal grandangolo. I luoghi sembrano sottostare alla furia del vento, si sgretolano insieme alle pietre instabili di chiese oltraggiate dal tempo, lasciandosi tentare dalla severità di un bianco e nero fortemente contrastato, cedendo, a volte, pure alle lusinghe del colore.

Così amorevolmente interpretata e deformata, la terra di Bretagna si fa, in queste fotografie, terra “pontiroliana”, conquistata, fatta propria attraverso immagini che sfuggono ormai all’oggettività, per scivolare in una dimensione soggettiva quanto surreale, distorcendo per eccesso la realtà fino a lambire l’astrazione. Un analogo procedimento adotta Pontiroli in quelle “non-fotografie” apparentemente tanto distanti, che chiudono il catalogo e la mostra.

Di fatto, dalla dilatazione esasperata di fotogrammi (o porzioni di essi) martoriati con acidi, bruciature, solarizzazioni, materiali accidentali, complice la stampa a contatto, si ottengono queste immagini astratte o, per meglio dire, sperimentali. Il termine “non-fotografie” appare infatti inadeguato, visto che a venir meno è solamente l’uso della fotocamera, non quello dei procedimenti di stampa.

I risultati sono tanto casuali quanto sorprendenti e gran parte del fascino di queste immagini deriva dalla loro irriproducibilità, dall’impossibilità di ricreare le stesse condizioni che hanno dato vita a questi azzardi estetici. Ma l’idea della dilatazione del reale, fino a ingenerare una totale decontestualizzazione dell’oggetto rappresentato -sia esso un paesaggio, una chiesa o un fotogramma lacerato- è alla radice della ricerca di Pontiroli, sempre e comunque.

Se nel caso del viaggio bretone la deformazione grandangolare asseconda ed esaspera gli effetti del vento, l’orizzontalità del paesaggio, la stortura di un muro secolare, in questo viaggio mentale fatto di sperimentazioni estreme è il concetto stesso di realtà ad essere messo in discussione, dal momento che oggetti tangibili, tridimensionali, assolutamente reali e appartenenti alla nostra quotidianità danno vita a immagini del tutto orfane di ciò che le ha generate.

Inoltre, a differenza del ciclo bretone, che trasuda compiacimento estetico e amore per i luoghi, queste prove non hanno memoria, non conservano traccia del loro vissuto, pur essendo ricche di fascino ed esteticamente stimolanti.

Carlo Micheli


Titolo della mostra: “viaggi e memorie”
Autore: Daniele Pontiroli
Genere: fotografia
Luogo: Casa di Rigoletto - Mantova, Piazza Sordello
Inaugurazione: 24 marzo - ore 18
Durata: 24 marzo/22 aprile 2018
Organizzazione: Comune di Mantova - Ufficio Mostre
A cura di: Carlo Micheli, con la collaborazione di Alberto Butera
Stampa catalogo: Paolo Etturi - Mantova
Info: 0376.288208
Orari: tutti i giorni 9-18

Lunedì, 19 Marzo 2018 11:53
Pubblicato in Cultura
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Si rende noto che la documentazione circa lo studio preliminare ambientale relativo alla Verifica di assoggettabilità a VIA in forma…
Lunedì, 19 Marzo 2018 11:35
Ultima modifica il Mercoledì, 21 Marzo 2018 10:18

L’impegnativo salvataggio dei conigli abbandonati

I volontari salvano i conigli "Ma c'è chi ce lo impedisce" dalla

Venerdì, 16 Marzo 2018 12:32
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Il ricevimento in ComuneL’assessore alla Pubblica Istruzione Marianna Pavesi martedì 6 marzo ha accolto in via Roma 15 ragazzi francesi di Nevers e 16 mantovani dei licei classici della nostra città. Tra i due licei sono frequenti gli incontri di gemellaggio che permettono ogni anno lo scambio di esperienze tra gli studenti.

I giovani francesi sono arrivati domenica scorsa e sono ospiti delle famiglie fino a sabato 10 marzo. "E’ giusto che le città europee allarghino i loro orizzonti e favoriscano queste esperienze di scambi tra i ragazzi di Paesi diversi – ha osservato Pavesi- per consolidare l’identità e i valori del Vecchio Continente”. I giovani erano accompagnati dalla responsabile dell’associazione di gemellaggio Anna Maria Perobelli e dalle insegnanti di Nevers e del Liceo Virgilio.

Al termine gli ospiti hanno ricevuto gadget e depliant di informazione turistica. Il programma continuerà con le lezioni comuni a scuola e le visite guidate nei luoghi turistici. Mantova e Nevers sono legate nel nome di quel ramo cadetto dei Gonzaga che si ritrovò a governare e a concludere la secolare storia del piccolo Stato di Mantova. L’anno prossimo sarà il 60° anniversario del gemellaggio tra le due città e si sta preparando un programma ricco per ricordare l’avvenimento.

Giovedì, 08 Marzo 2018 12:34
Pubblicato in Governo
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Un'opera che sarà esposta nel museoLa Casa Museo Sartori di Castel d’Ario (Mantova) in via XX Settembre 11/13/15, dall’ 11 marzo al 15 aprile 2018 presenta la mostra “L’Arte tra paesaggi e periferie”. La rassegna, che nasce da un’idea e progetto di Adalberto Sartori, gode dei patrocini di Regione Lombardia, Provincia di Mantova, Comune di Castel d’Ario, Comune di Mantova, FAI delegazione di Mantova, Parco del Mincio, Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale mantovano, Pro Loco di Castel d’Ario.

Sarà inaugurata domenica 11 marzo alle 11, con gli interventi di Arianna Sartori, curatrice della mostra e del catalogo, Daniela Castro, sindaco di Castel d’Ario, Beniamino Morselli, presidente Provincia di Mantova, Mattia Palazzi, sindaco di Mantova e Maria Gabriella Savoia di ‘Casa Museo Sartori’ e autrice del testo critico pubblicato nel catalogo, alla presenza degli artisti che sono stati invitati dalla curatrice a presentare un’opera in questa rassegna.


Si possono ammirare 106 opere, tra dipinti e sculture, realizzate da Acerbo Domenico, Andreani Giona, Arpaia Enzo, Artoni Mario, Baglieri Gino, Baldassin Cesare, Basso Gian Paolo, Bellini Maria Grazia, Bellomi Federico, Benedetti Laura, Bertazzoni Bianca, Bianco Lino, Boato Matteo, Bocelli Giuseppe, Bolis Maria Teresa, Bongini Alberto, Bongiorni Giorgio, Bonseri Lucia, Businelli Giancarlo, Buttarelli, Campanella Antonia, Carraro Renata, Castagna Angelo, Cerri Giovanni, Chiappa Tommaso, Chieppa Manlio, Ciaccheri Paolo Francesco, Cocchi Pierluigi, Corradelli Vasco, Cropelli Fausta, Dalla Fini Mario, D’Ambrosi Diego, Davanzo Walter, De Luigi Giuseppe, De Marinis Fausto, Denti Giuseppe, Deodati Ermes, Desiderati Luigi, Di Gifico Giorgio, Fabri Otello, Faccioli Giovanni, Facciotto Giuseppe, Falco Marina, Fastosi Gabriella, Ferrarini Renzo, Ferraris Giancarlo, Ferri Massimo, Frappa Lucia, Frisinghelli Maurizio, Gentile Domenico, Ghidini Pier Luigi, Ghisleni Anna, Girardello Silvano, Gnocchi Alberico, Gozzi Rinardo, Gravina Aurelio, Gualtieri Ulisse, Gutris Anna Francesca, Lanzi Mirco, Lomasto Massimo, Longfils Enrico, Longo Marco, Lo Presti Giovanni, Luchini Riccardo, Marciani Leopoldo, Marranchino Domenico, Masserini Patrizia, Merik Milanese Eugenio Enrico, Metallinò Elettra, Moccia Palvarini Anna, Molinari Mauro, Morelli Guido, Morselli Gino, Mottinelli Giulio, Mutti Ezio, Nastasio Alessandro, Negri Sandro, Orlando Carmela, Paggiaro Vilfrido, Pantaleoni Ideo, Paradiso Mario, Pavan Adriano, Pavan Wally, Pirondini Antea, Puppi Massimo, Quaini Marialuisa, Rezzaghi Teresa, Romilio Nicola, Rossato Kiara, Rossi Giorgio, Somensari Giorgio, Somensari Luigi, Spazzini Severino, Stazio Ivo, Tambara Germana, Timoncini Luigi, Tonelli Antonio, Tonelli Natalino, Turetta Daniela, Violi Donatella, Volta Giorgio, Zamprioli Mirella, Zangrandi Domenico, Zarpellon Toni, Zelda Zanferli Elda, Zerlotti Natalina.
Le opere sono state realizzate da artisti italiani a partire dagli anni Quaranta del secolo scorso fino ai nostri giorni, sono raccolte in questa significativa rassegna dedicata al “paesaggio”.


La mostra presenta dipinti, acquerelli, sculture ceramiche e propone opere che raffigurano dal paesaggio bucolico, al paesaggio marino o montano, dal paesaggio o veduta urbana alle desolate periferie cittadine e industriali; l’offerta per il visitatore è ricca di proposte, sia per le varie interpretazioni dei soggetti presentati con stili molto diversi gli uni dagli altri e sia per le varie tecniche utilizzate per la loro realizzazione.
Gli artisti rappresentati, coprono tutto il territorio nazionale dalla Sicilia al Piemonte, dalla Puglia al Trentino Alto Adige, ognuno presente con il profumo della propria terra.

Durante la mostra è possibile visitare il Museo d’Arte Ceramica “Terra Crea – Sartori”. Nel Museo, ancora in divenire, è presentato il primo nucleo della raccolta di Opere ceramiche, collocate in modo permanente negli spazi predisposti nel cortile interno del palazzo. Oltre 120 è il numero delle piastre ceramiche che, modellate ed elaborate secondo le varie tecniche e ispirazioni dagli artisti, sono fissate alle pareti.

…tra terra e cielo…
“L’Arte tra paesaggi e periferie” è il titolo della rassegna che Casa Museo Sartori inaugura. L’invito della curatrice Arianna Sartori di partecipare alla mostra è stato rivolto a più di cento artisti che hanno quindi prodotto i dipinti o le sculture seguendo le indicazioni fornite dal titolo della rassegna stessa. Tutti gli artisti si sono sentiti liberi di esprimersi secondo i personali linguaggi e tecniche.
Parlare di paesaggio e di periferie è un tema quanto mai opportuno, che ci coinvolge perché tutti viviamo in questi ambiti. Che sia città, paese, collina, lago, montagna, mare, campagna tutti noi abitiamo in un contesto che cerchiamo di rendere il più confortevole possibile.
Ma se per paesaggio intendiamo quella parte di territorio che il nostro occhio abbraccia con lo sguardo da un punto di vista determinato, intendiamo usare lo stesso termine quando facciamo riferimento a panorami caratteristici per le loro bellezze naturali, o alle località di interesse storico e artistico, ma anche e più in generale, a tutto il complesso di beni naturali che costituiscono l’ambiente e che l’uomo dovrebbe proteggere.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale con la fase di ricostruzione, l’inizio del boom economico degli anni sessanta e con lo sviluppo tecnologico, abbiamo assistito e vissuto lo spostamento verso la città di intere generazioni di ragazzi e ragazze che abbandonavano la campagna per trasferirsi verso la città in cerca di lavoro.
Quindi la forte richiesta di abitazioni ha dato origine a città cresciute velocemente e disordinatamente, così si sono formate le periferie urbane e sobborghi periferici, veri quartieri dormitorio, che in nome di un’edilizia popolare, in base ad una miserabile architettura “a basso costo”, sono stati costruiti veri quartieri alveari o novelli Bronxs. In aggiunta e senza una programmazione approfondita, senza considerazioni e rispetto alcuno per l’ambiente, subito all’esterno delle città, sono nate le zone industriali e artigianali che hanno portato un ulteriore degrado visivo ma soprattutto l’inquinamento che ha e continua a provocare quei danni a tutti noi noti. (…)
Maria Gabriella Savoia


Orario di apertura: sabato 15.30-19, domenica 10.30-12.30 / 15.30-19.
Ingresso: libero.
Info: Tel. 0376.324260

PROGETTO SCIENTIFICO

Titolo mostra: l’Arte tra paesaggi e periferie
Sede: Casa Museo Sartori
Luogo: Castel d’Ario (Mn), via XX Settembre, 11/13/15
Inaugurazione: Domenica 11 Marzo 2018, ore 11.00
Interventi all’inaugurazione: Arianna Sartori, curatrice della mostra e del catalogo / Beniamino Morselli, Presidente Provincia di Mantova / Daniela Castro, Sindaco di Castel d’Ario / Mattia Palazzi Sindaco di Mantova / Maria Gabriella Savoia di Casa Museo Sartori

Durata: dall’ 11 marzo al 15 aprile 2018
Idea e progetto: Adalberto Sartori
Mostra e catalogo a cura di: Arianna Sartori
Testo critico in catalogo: Maria Gabriella Savoia
Catalogo: Archivio Sartori Editore, Mantova
Progetto espositivo e allestimento: Stefano Bosi
Organizzazione: Associazione Culturale Casa Museo Sartori, Castel d’Ario
(Catalogo: 240 pagine con testo critico di Maria Gabriella Savoia, riproduce tutte le 106 opere a colori e le biografie degli artisti - Archivio Sartori Editore, Mantova. € 25,00)


Con il patrocinio di:
Regione Lombardia nella figura del Assessore alle Culture, Identità e Autonomie Cristina Cappellini
Provincia di Mantova nella figura del Presidente Beniamino Morselli
Comune di Castel d’Ario nella figura del Sindaco Daniela Castro
Comune di Mantova nella figura del Sindaco Mattia Palazzi
FAI delegazione di Mantova
Parco del Mincio, Mantova
Ecomuseo della risaia, dei fiumi, del paesaggio rurale mantovano
Pro Loco Castel d’Ario


Sponsor tecnici:
Cantine Virgili - Mantova
Mail Boxes etc - Mantova
Parmigiano Reggiano - Sezione di Mantova
Salumificio Merlotti - Marmirolo (Mn)
Trattoria Al Macello - Castel d’Ario (Mn)

Martedì, 06 Marzo 2018 13:59
Pubblicato in Cultura
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Le tecnologie cambiano la vitaPrenderà il via giovedì 8 marzo alle 17 presso sede della Fum in via Scarsellini 2 il primo di otto incontri pubblici dedicati alle tecnologie che cambiano la nostra vita. Gli appuntamenti, che hanno per titolo "M@ntova primavera con il futuro", sono stati promossi da Unimore e dalla Fum con il supporto del Comune di Mantova e di tutti gli altri soci fondatori. Interverrà il professor Michele Colajanni sul tema: “Sicurezza informatica, ancora un appuntamento al buio?”.Il ciclo di seminari aperti al pubblico precede la partenza del corso di laurea in Ingegneria Informatica.


Sono in agenda, dunque, otto occasioni per avvicinarsi a tematiche tecniche in modo semplice e per scoprire come le tecnologie impattano oggi e impatteranno ancora di più in futuro sul nostro lavoro e sulla nostra vita, dalla sicurezza, alla salute, alla mobilità eccetera. Saranno otto occasioni anche per conoscere i futuri docenti dell’Università di Modena e Reggio Emilia che terranno il corso di laurea.
Il ciclo di incontri che andranno dall’8 marzo all’8 giugno e si terranno in diverse sedi. E’ stato fortemente voluto dal rettore Angelo Andrisano e dall’assessore all’Università e Ricerca del Comune di Mantova Adriana Nepote.


“Con questo progetto di divulgazione, abbiamo preparato un atterraggio morbido della Facoltà di Ingegneria a Mantova – commenta l’assessore Nepote– e trovo molto bello che i professori si siano resi disponibili a illustrare con un linguaggio accessibile e divulgativo tematiche molto complesse, che in qualche modo riguardano tutti i cittadini. Sono certa che questi momenti informali saranno utili ad interessare ancora di più i ragazzi alle nuove tecnologie e ad incoraggiarli ad intraprendere un percorso di studi impegnativo, ma avvincente e promettente. Inoltre, sono convinta che i professori riusciranno anche ad appassionare i non addetti ai lavori e a stringere da subito uno scambio proficuo con i professionisti mantovani”.
“I nostri docenti - osserva Andrisano - avranno la possibilità di presentarsi e di raccontare le proprie tematiche, ma anche la propria passione, ai potenziali studenti, alle loro famiglie e a tutti i cittadini mantovani incuriositi. Questa partenza è significativa del tipo di rapporto che vogliamo costruire con Mantova: non verremo semplicemente a somministrare didattica tecnico-scientifica all’interno delle aule universitarie, ma vogliamo stringere un sodalizio con la città”.


“Fondazione Università di Mantova promuove questo percorso che si rivolge ai cittadini per un avvicinamento a temi di interesse generale e ai nostri ragazzi per comprendere meglio la nuova offerta formativa - evidenzia Paolo Gianolio, presidente di Univermantova -. Sappiamo che tanti giovani sono attratti dal tema e auspichiamo che vorranno intraprendere il corso di studi in ingegneria informatica aprendosi un futuro in campi di grande interesse: dalla sicurezza informatica, alla robotica, alle infinite applicazioni informatiche in campo industriale”.

Ecco il programma.

Venerdì, 02 Marzo 2018 15:48
Pubblicato in Cultura
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Il tavolo dei relatori alla prima giornata di studi2008-2018: sono passati dieci anni dall’inserimento del sito “Mantova e Sabbioneta” nella Lista del Patrimonio Mondiale, e oggi le due città si preparano ad attirare l’attenzione sulle proprie eccellenze culturali e storiche. I valori riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità sono sotto ai nostri occhi ogni giorno ma meritano un momento speciale di sensibilizzazione e racconto: per questo l’Ufficio Mantova e Sabbioneta ha voluto sperimentare, grazie all’evoluzione delle nuove tecnologie e tecniche di narrazione video, una diversa modalità di interpretazione dei beni culturali e architettonici, offrendo al pubblico una innovativa possibilità di percezione del loro fascino e della loro modernità.
Per il decennale, nell’Anno Europeo del Patrimonio, sono previste anche giornate dedicate alle scuole con esposizioni, lavori e manifestazioni curate dai ragazzi di istituti di Mantova e Sabbioneta. Lunedì 26 febbraio nella sede del Comune di Mantova, è stato presentato il programma delle iniziative. Ne hanno parlato l’assessore all’Unesco Paola Nobis, il sindaco di Sabbioneta Ado Vincenzi, la dirigente del Comune di Mantova Irma Pagliari, Monica Bedini dell’ufficio Unesco ed Enrica Provasi di Pantacon.


UN DOPPIO EVENTO “VISUAL” A MANTOVA E SABBIONETA
Momento centrale del progetto sarà un grande e doppio “evento visual” dedicato al patrimonio culturale, nelle serate del 25 agosto a Mantova e dell’8 settembre 2018 a Sabbioneta, con momenti spettacolari di videomapping nelle piazze dei due centri storici. L’idea, nata da una felice intuizione del celebre musicista Carlo Cialdo Capelli e subito sposata da Pantacon e dalle sue cooperative, che coordinano l’organizzazione dell’evento, vuole proporre al pubblico un nuovo modo di vivere i centri storici di Mantova e Sabbioneta, grazie alle potenzialità offerte dalle tecnologie più innovative dei new media e della realtà aumentata. Gli spettatori avranno la possibilità di vivere un’esperienza affascinante e completamente nuova, e potranno avvicinarsi alle grandi potenzialità espressive che il digitale offre in termini di spettacolarizzazione e fruizione del Patrimonio.


LA CALL FOR IDEAS PER I CREATIVI DEL VIDEO E UN WORKSHOP GRATUITO PER IMPARARE
Il progetto propone anche uno spazio d’incontro e un’occasione di visibilità per artisti emergenti e appassionati del video che, attraverso un’apposita Call for Ideas, avranno la possibilità di essere selezionati per presentare, nel corso della manifestazione, le proprie installazioni multimediali presso alcuni monumenti storici e architettonici delle due città. Accanto a queste azioni è proposto un workshop gratuito e aperto a tutti coloro che vogliano cimentarsi nella creazione video, che si terrà ad aprile in due weekend. Le iscrizioni alla call sono aperte fino al 15 giugno, la consegna dei lavori entro il 30 giugno.
I beni del Patrimonio Mondiale saranno così investiti di un nuovo senso, trasformati in laboratorio ideale di sperimentazione, condivisione e ibridazione di esperienze differenti, dando vita ad un evento diffuso vettore di nuove sinergie multi-disciplinari tra immagine, musica, suono, arte digitale ed interattiva, audio-visual mapping e architettura effimera. Un appuntamento che riunirà artisti e talenti emergenti all’interno di una esposizione-performance aperta al grande pubblico, con l’obiettivo di produrre una contaminazione tra diverse forme artistiche ed un dialogo tra queste e le affascinanti sedi storiche di Mantova e Sabbioneta.
Le visual performance realizzate da Pantacon verranno proiettate sui monumenti e palazzi storici delle città di Mantova e Sabbioneta a Mantova, sabato 25 agosto alle Pescherie di Giulio Romano e in Piazza Castello, mentre sabato 8 settembre a Sabbioneta a Palazzo Ducale. I 10 video selezionati attraverso la Call for Ideas saranno invece proiettati all’interno di alcuni dei monumenti più rappresentativi. A Mantova il 25 e in replica il 26 agosto alla Rotonda di San Lorenzo, a Palazzo Te, a Casa della Beata Osanna Andreasi, in Santa Maria della Vittoria e nel Tempio di San Sebastiano. A Sabbioneta appuntamento l’ 8 settembre nel Teatro all’Antica e a Palazzo Ducale.

I TEMI
Le installazioni verteranno sul concetto di città rinascimentale come prodotto di un pensiero che ha influenzato la pianificazione urbanistica delle città, sul legame particolare tra le città di Mantova e Sabbioneta con l’acqua, e sul concetto di presa in cura del Patrimonio da parte della collettività.
A Mantova la città è frutto di trasformazioni che hanno modificato il precedente assetto urbanistico e forgiato il volto nuovo della città rinascimentale, così come oggi la conosciamo. Tali interventi raccontano un percorso complesso di progettazione urbanistica teso a ridefinire il significato degli spazi come suggerito dalle nuove teorie sulla costruzione della città. Al contrario, Sabbioneta nasce come città di nuova fondazione, basata su un progetto unico e coerente, che unisce i temi della città ideale con le esigenze di difesa del nucleo cittadino, portando alla realizzazione, nel corso di circa 50 anni, di una città murata praticamente impenetrabile, arrivata ai nostri giorni quasi completamente intatta.

I CONVEGNI

Ha preso il via il percorso di confronto per uno sviluppo consapevole del sito Mantova-Sabbioneta Patrimonio Mondiale Unesco a 10 anni della iscrizione nell’elenco Unesco. La prima tappa è stata martedì 13 marzo alla Sala degli Stemmi di Palazzo Soardi con il convegno “Sito Unesco e sistema ambientale”. I lavori sono stati introdotti dall’assessore all’Unesco del Comune di Mantova Paola Nobis. “Per mantenere l’iscrizione – ha sottolineato l’assessore Nobis - è necessario aggiornare il piano di gestione per garantire nel tempo la tutela e la conservazione del patrimonio. L’aggiornamento richiede un confronto continuo con gli attori che operano sul territorio ed è quello che stiamo facendo con le giornate le tre giornate di studio che stiamo inaugurando”. L’assessore Nobis ha ricordato tre progetti che riguardano la promozione del sito di Mantova e Sabbioneta: la pista ciclabile attrezzata che collega i due Comuni, lo studio sui giardini dei Gonzaga e il piano urbano del traffico in via di definizione.
Quindi il convegno è proseguito con gli interventi di Paola Falini, Erika Lazzarino, Andrea Murari, Adriana Nepote, Francesco Musco, Manuela Pedroni, Sandro Bellini, Gloria De Vincenzi e Giusy Botti. Nel pomeriggio si è tenuto il focus group rivolto agli operatori del settore. Alla Sala degli Stemmi, sempre a partire dalla 9,30 sono in programma altre due giornate di studio giovedì 15 marzo sul tema “Sito Unesco e filiera del valore”. Dopo i saluti dell’assessore Nobis e del sindaco di Sabbioneta Aldo Vincenzi, parleranno il direttore scientifico del progetto Falini, Erika Lazzarino, Francesca Riccio, Gabriele Barucca, Giuseppe Costa, Monica Abbiati, Cristina Mottironi, Cecilia Fumagalli, Andrea Poltronieri, Maria Giulia Longhini e Giovanna Barni. L’ultima giornata è in programma giovedì 12 aprile per approfondire il tema del sistema di gestione del sito Unesco.

Conservare il patrimonio per consegnarlo preservato alle nuove generazioni. Con questo spirito sono proseguite le giornate di studio sullo sviluppo consapevole del sito Mantova-Sabbioneta Patrimonio Mondiale a 10 anni della iscrizione nell’elenco Unesco. “Sito Unesco e filiera del valore” era il titolo del convegno che si è tenuto giovedì 15 marzo alla Sala degli Stemmi in via Frattini. I lavori sono stati aperti con i saluti dell’assessore Paola Nobis che ha evidenziato il lavoro che è stato messo in campo sul fronte della didattica nelle scuole e per educare i cittadini al rispetto dei beni culturali. “Il restauro delle colonne e del percorso dei portici va in questa direzione – ha osservato – e il recupero delle Pescherie hanno il significato preciso di valorizzare il sito Unesco”. Durante la giornata sono intervenuti anche il direttore scientifico del progetto Paola Falini, Erika Lazzarino, Francesca Riccio, Gabriele Barucca, Giuseppe Costa, Monica Abbiati, Cristina Mottironi, Cecilia Fumagalli, Andrea Poltronieri, Maria Giulia Longhini e Giovanna Barni. L’ultima giornata è in programma giovedì 12 aprile. Sarà sotto i riflettori il tema del sistema di gestione del sito Unesco. Il primo convegno si è tenuto martedì scorso ed ha approfondito l’aspetto ambientale.


Informazioni sugli eventi del decennale Mantova e Sabbioneta 2008-2018:
Ufficio Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale UNESCO
c/o Comune di Mantova, via Frattini, 60 – Mantova
tel. +39 0376 338649-677-676
c/o Comune di Sabbioneta, via Accademia, 6 – Sabbioneta (MN)
tel. +39 0375 52085
web e social:
www.mantovasabbioneta-unesco.it
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Facebook: Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale
Instagram:Mantova_e_sabbioneta_unesco
Twitter: @UnescoMNSabb
Youtube: Mantova e Sabbioneta Patrimonio Mondiale

 

Martedì, 27 Febbraio 2018 14:32
Pubblicato in Cultura
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