Nel centenario della scomparsa del pittore mantovano Domenico Pesenti, artista di statura europea presente in molti e prestigiosi musei, Palazzo Te omaggia “il padre della pittura mantovana del Novecento” con l’esposizione di un piccolo e prezioso nucleo di opere provenienti dalla propria collezione in deposito, emblematiche del suo magistero pittorico colto ed elegante.
La rassegna, curata da Stefano Benetti, Augusto Morari e Daniela Sogliani, si qualifica come occasione unica per poter ammirare alcuni capolavori del Maestro non esposti al pubblico da oltre quindici anni.
Le opere esibite, corredate da documenti e foto d’archivio, presentate con un allestimento inedito su cavalletto, ci restituiscono alcuni momenti significativi della vita artistica di Domenico e il suo essere pittore, e i temi pittorici a lui più cari: gli autoritratti, i ritratti, gli interni di chiese, i paesaggi, il suo legame mai venuto meno con la realtà contadina di Medole e la città di Mantova.
“Sono opere, quelle selezionate per Palazzo Te - spiega Stefano Benetti, direttore dei Musei Civici di Mantova e curatore dell’esposizione - che testimoniano il suo talento e le ragioni della sua fama. Significativa in tal senso la bella tela Paesaggio di montagna, del 1907 circa, densa di poesia, riprodotta come immagine-manifesto del cartoncino, anch’esso esposto, che comunica la grande mostra retrospettiva dell’autorevolissimo critico d’arte Enrico Somarè, tenutasi a Milano nel 1933 alla Galleria d’Arte”.
L’omaggio allestito nelle Sale napoleoniche è stato ideato in occasione della mostra dedicata a Domenico Pesenti al Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” di Mantova , dove è esposto un corpus importante di opere, tra cui quattordici tele del Fondo Pesenti custodite nei depositi di Palazzo Te.
Il Fondo Nodari Pesenti è formato da opere di Domenico e del nipote Vindizio e si compone di circa centocinquanta dipinti (oltre sessanti disegni, una cinquantina di sculture e documenti). Appartengono a Domenico Pesenti circa settanta pezzi tra oli, tempere e pastelli; di cui cinquanta disegni e un nutrito fondo archivistico e fotografico che documenta la sua vita artistica.
Il Fondo offre uno spaccato di grande fascino e sicuro interesse sulla cultura figurativa italiana e mantovana che va dal secondo Ottocento sino a metà del secolo successivo. Non a caso i due artisti esposero con grande fortuna di critica e di pubblico a molte delle principali mostre d’arte contemporanea del periodo. Va inoltre rilevata l’importanza del fatto che il Fondo costituisce in assoluto il più considerevole corpus esistente dei due artisti.
“Siamo molto felici - commenta Stefano Baia Curioni, presidente del Centro di Palazzo Te - di poter dedicare un omaggio all’artista mantovano Domenico Pesenti, occasione importante di collaborazione con altre istituzioni culturali della città. La proficua sinergia tra Palazzo Te e il Museo diocesano Francesco Gonzaga ha condotto alla concretizzazione di un progetto espositivo che restituisce al visitatore una visione più completa e aggiornata del percorso artistico del Maestro”.
L’opera artistica di Domenico Pesenti e la ricchezza della sua produzione saranno approfondite nel corso delle visite esclusive dei depositi di Palazzo Te in programma nel periodo di mostra. Le visite, organizzate in collaborazione con gli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani, sono dedicate alla scoperta dei capolavori del pittore mantovano di norma non fruibili al pubblico.
L’esposizione "Omaggio a Domenico Pesenti. Il padre della pittura mantovana del Novecento" è prodotta e realizzata dal Comune di Mantova con i Musei Civici e dal Centro Internazionale d’Arte e di Cultura di Palazzo Te, in collaborazione con il Museo Diocesano “Francesco Gonzaga” e gli Amici di Palazzo Te e dei Musei Mantovani.
La mostra è aperta a Palazzo Te dall'11 febbraio al 13 maggio 2018 il lunedì 13 – 18.30, da martedì a domenica 9 – 18.30 (ultimo ingresso 17.30). Dal 25 marzo: lunedì 13 – 19.30 da martedì a domenica 9 – 19.30. (ultimo ingresso 18.30).
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