News dal Comune
E' in partenza un nuovo progetto "E se diventi Farfalla" che vede Comune di Mantova, Cospe - le cui attività sul territorio sono organizzate in collaborazione e su un’idea di MantovaPlayground, progetto del Comune - e Segni d’infanzia Associazione, insieme alle scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni, mettersi in rete con diverse realtà in tutta Italia, dal nord al sud, con l’obiettivo comune di contrastare le povertà educative, raggiungendo le fasce più fragili con i linguaggi dell’arte e la creatività.
Il progetto è stato presentato giovedì 17 maggio all’Auditorium della sede Universitaria di Lunetta in viale Valle d'Aosta. L’incontro è stato introdotto dall’assessore alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Marianna Pavesi. “Il progetto – ha osservato Pavesi – ha una durata quadriennale ed ora è pronto per decollare. L’obiettivo comune è di contrastare la povertà educativa”. Quindi, sono intervenute l’ideatrice e responsabile del progetto Mantova Playground Ilaria Rodella, e la direttrice artistica della associazione Segni d'Infanzia Cristina Cazzola.
. Subito dopo è stato dedicato uno spazio alla formazione con la conversazione tenuta dal maestro, giornalista e scrittore Alex Corlazzoli sugli aspetti educativi del progetto. Ne ha parlato con gli insegnanti dei nidi e delle scuole dell'infanzia e con il pubblico del quartiere presente. La conversazione è partita dall’aquila, il simbolo di “Colora l’animale 2018”. Sono stati delineati i contenuti didattici del concorso che permetteranno agli insegnanti – presenti in modo numeroso all’incontro – di prendere spunto da questo tema per connettersi ad altri progetti trasversali a tutte le materie scolastiche e alle competenze.
Il progetto avrà una durata quadriennale e sarà rivolto alla fascia d’età 0 – 6, è stato selezionato dall’impresa sociale “Con i bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, e vede i vari soggetti coinvolti sperimentare in 9 regioni italiane (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Veneto, Basilicata, Toscana) la creazione di eventi qualificati e differenziati, sviluppando format replicabili, che offrano un’opportunità importante per crescere dal punto di vista culturale e sviluppare i propri talenti, condividendo storie e confrontandosi con le esperienze degli altri.
Il canale privilegiato con il quale si sceglie di lavorare per raggiungere i destinatari del progetto è quello della scuola con l’intento di innescare un dialogo originale e nuovo fra la comunità scolastica e quella delle famiglie.
E così la prima azione, con la quale viene anche lanciato il progetto che entra nel vivo a partire dal mese di settembre, è dedicata proprio alle maestre: un momento di formazione – programmato per giovedì 17 maggio, dalle 16:45 alle 18:45, presso l’Auditorium della sede dell’Università di Lunetta - con un esperto dal profilo e dalle competenze che ben si adattano agli obiettivi stessi del progetto: Alex Corlazzoli, maestro, giornalista, scrittore e per quest'anno maestro di strada a Palermo.
LA STRUTTURA DEL PROGETTO, TEMI E PROTAGONISTI
Nucleo operativo sono a Mantova le scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni, scelte per la collocazione periferica, dove è più forte la presenza di fasce fragili e perché in quanto scuole materne lavorano già su momenti di coinvolgimento dei genitori, che il progetto vuole migliorare.
Queste diventano il fulcro di sperimentazioni e progettazione, aprendosi ad artisti, atelieristi e architetti che invitano bambini e famiglie a giocare con il tema della bellezza inteso come bene comune. Questo macrotema di anno in anno viene declinato in quattro microtemi diversi: quello della prima annualità è lo spazio.
Tema molto sensibile visto che fin da piccoli capiamo di esistere perché occupiamo uno spazio e l’identità inizia a formarsi nel momento in cui iniziamo a comprendere dove finisce il nostro corpo e ad avere relazioni con cose e persone. Gli spazi per i bambini acquistano un significato in base a come li esplorano e a quali emozioni provano. Le attività di progetto ruotano così intorno all’esplorazione di questa relazione tra corpo e spazio, proponendo inaspettati punti di vista e una co-progettazione di nuovi mondi, che vede coinvolti attivamente bambini, insegnanti e genitori, all’interno dello spazio educativo della scuola.
Sono previsti momenti di formazione e laboratori, da settembre a dicembre 2018, curati da Cospe, le cui attività sul territorio sono organizzate in collaborazione con Mantova Playground, e Segni d’infanzia associazione che mettono la propria esperienza a servizio del progetto, declinando le proprie offerte culturali al tema e agli obiettivi comuni.
Segni d’infanzia propone altri appuntamenti formativi dedicati agli insegnanti:
1 ottobre, ore 16:45. Lo spazio fra lo spettacolo teatrale e la didattica. Un’analisi del programma di Segni 2018 volta a far emergere i contenuti e i temi degli spettacoli utili a un loro utilizzo all’interno dell’attività didattica. Con un approfondimento sul tema dello spazio scenico.
29 ottobre. Visita guidata in mostra. Una passeggiata interattiva attraverso la mostra con le opere del Concorso Colora l’animale, allestita per Segni New Generations Festival. Un artista compone una selezione di opere per far emergere le mille potenzialità dei diversi lavori e per raccontare come sono stati messi in pratica gli spunti forniti nel corso dell’incontro di maggio.
Sabato 3 e domenica 4 novembre. Laboratori aperti e gratuiti in centro storico per bambini e famiglie secondo una formula già sperimentata all’interno delle attività svolte nelle scuole Berni e Pacchioni e che vedono un’esplorazione artistica dello spazio.
Cospe e Comune di Mantova con MantovaPlayground - Cospe è una ong che opera in Italia e nel mondo per la costruzione di un mondo in cui la diversità sia considerata un valore, un mondo a tante voci, dove nell’incontro ci si contamina e ci si arricchisce, a partire dalla prima infanzia. Sceglie di organizzare le attività sul territorio di Mantova in collaborazione con Mantova Playground, progetto promosso e sostenuto dal Comune, facendo seguito all’esperienza maturata nel corso di laboratori, creazione di mappe e ed eventi per scoprire la città da punti di vista insoliti. Dopo aver sperimentato e lavorato con diversi artisti, Mantova Playground propone di coinvolgere per la prima annualità di progetto il collettivo di architetti Parasite 2.0 e l’atelierista Arianna Maiocchi nella programmazione delle attività didattiche e formative all’interno delle scuole dell’infanzia Berni e Pacchioni.
Da settembre a dicembre – Le due scuole si aprono in orario extrascolastico con uno spazio ludoteca dove giocare con il tema dello spazio.
Ottobre e novembre – Workshop per insegnanti e operatori con Parasite 2.0.
Da ottobre a dicembre – Processo di co-progettazione di un nuovo spazio per giocare, pensare e immaginare, nel quale il collettivo Parasite 2.0 lavora insieme ai bambini delle due scuole dell’infanzia coinvolte;
Dicembre – Presentazione alla città dei nuovi mondi co-progettati nei laboratori dei mesi precedenti.
Le due scuole dell’infanzia da nucleo operativo diventano vero e proprio nucleo di propagazione, si aprono a tutti i bambini e le famiglie non solo del quartiere, ma della città, diventano un nuovo spazio costruito insieme e messo a disposizione della collettività. Grazie al progetto che coinvolge diversi attori del territorio e collaborazioni pubblico – private, si vanno a potenziare le scuole dell’infanzia, creando nuove occasioni di dialogo con le famiglie, aprendo nuove attività creative alle famiglie con bambini 0 – 6 anni, ma soprattutto a quelle più fragili, compresi i nuclei stranieri, più difficilmente raggiungibili.
Sulla scia del verso di Alda Merini "E se diventi farfalla" è un invito ad un’evoluzione, una crescita positiva, che possa diventare un diritto uguale per tutti a crescere nel bello e nella cultura.
Alla ricerca del delicato equilibrio tra cibo, scienza e creatività: dopo il successo della prima edizione, torna il Food&Science Festival di Mantova. Da venerdì 18 a domenica 20 maggio 2018, la città lombarda ospita conferenze, incontri, laboratori, spettacoli e mostre dedicati alla scienza che studia, definisce e innova la produzione e il consumo di cibo. Promosso da Confagricoltura Mantova, ideato da Frame-Divagazioni scientifiche e organizzato da Mantova Agricola, con il patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, della Regione Lombardia, del Comune di Mantova, della Camera di Commercio di Mantova.
Il Festival ha quest’anno un filo conduttore tematico che lega simbolicamente tutti i suoi appuntamenti. È l’equilibrio, inteso come condizione di quiete in cui si riescono a comprendere e bilanciare due o più forze contrastanti: la scienza e la società, l’agricoltura e l’ambiente, la crescita demografica e la povertà, la produzione e l’etica, la salute e l’alimentazione, le risorse e l’economia, la tradizione e la modernità.
I giardini Nuvolari di viale Piave lunedì 14 maggio sono stati animati da centinaia di bambini che hanno partecipato, insieme agli educatori e ai genitori, alla giornata mondiale della pace. Musica, danze e spettacoli e messaggi di solidarietà hanno caratterizzerato la mattinata. E’ stata molto applaudita la premiazione degli alunni più meritevoli che si sono contraddistinti nella realizzazione dei Ioghi pacifisti. Il primo premio è stato assegnato a Marisol Beddini della 3 C della scuola “Fellini” di Cerese.
A consegnare i premi e i riconoscimenti sono stati gli assessori ai Giovani e alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Andrea Caprini e Marianna Pavesi che hanno ringraziato i bambini e gli organizzatori per l’importanza che assumono i messaggi di pace nel mondo dell’educazione. Dopo lo show, le attività si sono concluse attorno all’allestimento del Dado della Pace. L’evento è stato promosso dall'Associazione Le due Città, dal Movimento dei Focolari e dall'Associazione Rum Ri-animazione Urbana Mantova, dall'Associazione culturale DanceLab Armonia con la coreografia di Antonella Lombardo – che si è esibita come ballerina – ed è stato patrocinato dal Comune di Mantova. L’obiettivo del progetto “La pace mi piace” è di sensibilizzare le nuove generazioni sul tema della pace, al rispetto e all'uguaglianza delle altre culture.
Il Creative Lab Mantova racconta il quartiere Lunetta attraverso il linguaggio della fotografia. È questa l’operazione di fotografia urbana che verrà lanciata sabato 19 maggio alle ore 18.00 presso gli spazi dell’ex Cag di via Valle d’Aosta. Una vera e propria chiamata aperta per tutti gli appassionati di fotografia che nei prossimi mesi vorranno catturare in uno scatto un volto, un luogo, una sfumatura, un’emozione di questa parte della città di Mantova “oltre il ponte”.
Per due mesi sarà infatti possibile raccogliere materiali di ricerca accompagnati dagli abitanti stessi – rappresentati dall’associazione di quartiere Rete Lunetta – con il coordinamento di tre specialisti – Massimiliano Boschini, Marco Brioni e Ruggero Ughetti – che supporteranno chi vorrà immergersi tra i palazzi, gli spazi e soprattutto le persone. I materiali prodotti confluiranno poi in un’azione artistica che si concretizzerà in occasione di Fatticult, il festival sull’innovazione culturale organizzato da Pantacon che si svolge a Mantova alla fine di settembre.
Per promuovere questa operazione il Creative Lab ospita nei suoi spazi due mostre fotografiche: Crises, una sintetica suggestione per immagini del quartiere Lunetta prodotta dal fotografo mantovano Massimiliano Boschini e Route de Montreuil, una ricerca sociale e politica in una cittadina multietnica limitrofa alla Parigi contemporanea realizzata nel 2011 e nata dall’incontro tra il fotografo della civiltà contadina della Lega di cultura di Piadena Giuseppe Morandi e Francesca Grillo.
Le mostre sono visitabili gratuitamente dal 19 maggio al 30 giugno dal lunedì al sabato dalle 15.00 alle 18.30 negli spazi del Creative Lab in viale Valle d’Aosta a Lunetta Mantova.
Informazioni: facebook.com/creativelabmantova; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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Venerdì 25 e sabato 26 maggio torna a Mantova il Concorso internazionale di Canto, “Giovani talenti per la lirica”, il cui primo premio sarà assegnato alla memoria del celebre concittadino Ettore Campogalliani, musicista e didatta di fama internazionale.
L’evento è stato presentato giovedì 10 maggio, nella sede del Comune di Mantova dai direttori artistici del Concorso, Lelio Capilupi e Angelo Manzotti, dall’assessore del Comune di Mantova Paola Nobis, dal sindaco di Marmirolo Paolo Galeotti e dal vicesindaco Massimiliano Boschini e da Francesca Campogalliani, figlia di Ettore.
Il Concorso internazionale (http://www.giovanitalentiperlalirica.it) è promosso dalla Associazione Culturale L’Orfeo e gode per l’edizione 2018 del Patrocinio del Comune di Mantova e del Comune di Marmirolo. Una giuria prestigiosa (sarà presidente Leone Magiera, conosciutissimo come pianista e direttore preferito da Luciano Pavarotti) valuterà i candidati nella sede del Teatro Bibiena di Mantova, dove alle 21 di sabato 26 maggio si terrà la finale in forma di concerto aperto al pubblico.
La giuria è composta da Leone Magiera Docente di Canto, direttore d’orchestra, Angelo Manzotti cantante e Presidente Associazione culturale “L’Orfeo”, Lelio Capilupi docente di Canto, Conservatorio “Arrigo Boito”, Parma, Giorgio Appolonia, storico del teatro e redattore Radio Svizzera Italiana, Cristina Bersanelli, direttore artistico “Parma Lirica”, Andrea Castello direttore artistico “Vicenza in Lirica”, Giuliana Panza Pianista, docente al Conservatorio “Arrigo Boito”, Parma, Aldo Sisillo direttore Artistico Teatro Comunale di Modena e Festival delle Nazioni di Città di Castello, Yumi Anna Yaginuma direttore artistico “Nausica Opera International”.
Cinque premi in denaro (da 1.000 a 200 euro) fra cui si segnalano il primo premio assegnato alla memoria del maestro Ettore Campogallini, un Premio Vocalità Barocca e un Premio del Pubblico (al cantante che avrà ottenuto il maggior gradimento da parte del pubblico che assisterà al concerto dei finalisti e che potrà esprimersi attraverso una votazione).
Si aggiungono altri due premi offerti dall’Associazione “Parma Lirica”: Concerto. Ammissione alla Finale del Concorso “Voce d’angelo” per due giovani concorrenti italiani under 28.
Un secondo concerto dei vincitori si terrà a fine giugno nella Palazzina di Caccia dei Gonzaga a Bosco Fontana (Marmirolo).
E' stata inaugurata venerdì 11 maggio presso la Biblioteca Teresiana la mostra "Il respiro del tempo" con l'esposizione delle incisioni di Daniela Savini realizzate appositamente per la Biblioteca. L'esposizione, che si potrà vedere fino al 16 giugno 2018, è a cura di Chiara Pisani.
Daniela Savini e il respiro del tempo
Le incisioni di Daniela Savini dedicate alla Biblioteca Teresiana sorprendono per la suggestione atmosferica che caratterizza la visione degli scorci emotivamente individuati delle due Sale storiche. Sfruttando abilmente le caratteristiche di morbidezza della puntasecca su lastra in polivere, l’artista dà vita ad una visione luministica e pulviscolare degli ambienti e degli oggetti che trascende poeticamente l’oggettività della forma. È sicuramente un sentimento di passione sincera a guidare i solchi incisi che nella rappresentazione analitica delle antiche scaffalature cariche di libri si animano grazie ad un raffinato gioco chiaroscurale dai profondi echi psicologici.
La successione delle incisioni ricrea così, davanti agli occhi dello spettatore, un percorso evocativo ricchissimo di suggestioni culturali e simboliche che raggiunge, in alcune raffigurazioni, echi metafisici. In questa dimensione particolare lo sguardo di Daniela riesce a focalizzarsi, andando oltre la suggestione indubbia delle Sale monumentali con i suoi austeri scaffali, per guidarci attraverso il climax incalzante dei libri antichi e il palpitare della luce che vibra e si adagia tra le carte ingiallite, fino ad arrivare a cogliere uno spazio vitale inaspettato, un respiro diverso, remoto, animistico. Nella sua visione creativa la Biblioteca si rivela essere la porta d’accesso a una dimensione soprannaturale che si nasconde nelle carte antiche, nella sapienza nascosta dei libri, nel respiro stesso del tempo che vibra ad una frequenza che può sfuggire al visitatore superficiale e frettoloso incalzato dal ritmo frenetico di una esistenza scandita da algoritmi digitali.
Ecco che invece lo sguardo profondo dell’artista invita il visitatore a cogliere nel dettaglio della pavimentazione a scacchiera, nel gradino della scala che conduce ad uno spazio in penombra, nel lampadario che sfavilla sullo sfondo chiaroscurato della scaffalatura, nello squarcio di luce che entra dalla finestra, o ancora dall’insolito taglio prospettico e nell’ardita visione delle scaffalature, una dimensione diversa che porta verso uno spazio temporale altro, fortemente simbolico. Le incisioni, create appositamente in occasione di questa mostra e donate alla Biblioteca per la generosa sensibilità di Daniela Savini, appaiono dunque come un prezioso omaggio alla storica Biblioteca Teresiana che una particolare intuizione artistica riconosce come luogo in cui il Tempo, antica divinità, trova ancora oggi un vero e vivo respiro emotivo. Vero genius loci memoriae.
Chiara Pisani
Coordinatrice Gabinetto delle Stampe Biblioteca Teresiana
In allegato sono scaricabili l'invito all'inaugurazione e il depliant della mostra
- SAVINI.pdf (2999 Scaricamenti)
L’amministrazione comunale di Mantova ha aderito al progetto “Un bosco per la città”. Il progetto è stato promosso dall’Associazione Internazionale “Un Punto Macrobiotico” e dalla Commissione Nazionale Boschi che dal 2002 collabora con enti e Amministrazioni Locali, le scuole e i Ministeri competenti. Partecipano al progetto Ersaf e Regione Lombardia.
Una prima tappa del progetto si è concretizzata martedì 8 maggio nel cortile della scuola primaria Allende a Lunetta con l’inaugurazione della siepe. Sono stati presentati i lavori ultimati riguardanti l’allestimento della siepe. Sono intervenuti gli assessori alla Pubblica Istruzione del Comune di Mantova Marianna Pavesi e ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli, i docenti e gli alunni scuola primaria Allende, gli insegnanti e gli studenti del corso di agricoltura sociale del Centro Polivalente Bigattera.
Il progetto consiste nel ripristino e creazione di aree verdi intorno e dentro le città costituite integralmente di piante autoctone e nella messa a dimora di varietà tradizionali del territorio. Il progetto è nato nel 2002 da un’idea del professor Pianesi. Ha già raccolto il patrocinio di Onu, Unesco, Unccd, Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Mare, Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, del Corpo Forestale di Stato e di numerosi Consigli Regionali.
Il progetto consiste nella messa a dimora su terreni pubblici, individuati dalle amministrazioni coinvolte, e/o in collaborazione con i privati cittadini, di piante autoctone latifoglie, in spazi preferibilmente prossimi gli abitati, per la realizzazione di nuove aree boschive.
L’obiettivo è di educare le giovani generazioni e tutta la popolazione all’importanza dell’aria e del bosco quale riserva di ossigeno, elemento indispensabile alla sopravvivenza delle specie ed in particolare dell’uomo, ed offre inoltre, attraverso un’azione pratica di rimboschimento, la possibilità di realizzare uno o più boschi all’interno di ogni Comune; il miglioramento della qualità dell’aria grazie all’aumento della quota di ossigeno per abitante con conseguenti ricadute sulla qualità della vita e della salute; l’assorbimento dell’eccesso di gas serra; il contenimento degli eccessi del clima; la realizzazione di barriere contro il vento ed il rumore; facilitare la presenza di piccola fauna selvatica e di quella migratoria; garantire una maggiore ritenzione idrica del terreno, sia in prossimità dei bacini fluviali che in occasione di piogge consistenti; mantenere una buona fertilità dei suoli ed una maggiore umidità soprattutto nella stagione calda; ripristinare un equilibrato rapporto con l’ambiente attraverso la valorizzazione dell’ambiente e del patrimonio arboreo e boschivo, l’attuazione del protocollo di Kyoto, ratificato ai sensi della legge 1 giugno 2002 n.120, e le politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani.
Al progetto hanno partecipato l’Istituto Comprensivo Mantova 1 – Luisa Levi con la scuola primaria Allende di Lunetta e il Centro Polivalente Bigattera di Mantova che, con i suoi studenti del corso di agricoltura sociale, ha realizzato nell’area cortiva della suddetta scuola una siepe di circa 50 metri di Caprino Bianco. In particolare ha provveduto alla preparazione del terreno (concimazione e pacciamatura), piantumazione, tutoraggio fino all’allestimento dell’impianto di irrigazione.
Ecco le fasi del progetto. E’ prevista una parte pratica: gli alunni della scuola hanno partecipato ai lavori di allestimento della siepe collaborando con gli studenti della Bigattera e una parte teorica con gli alunni della scuola primaria di Lunetta che assisteranno in classe ad una lezione frontale con un referente della Commissione Nazionale Boschi che spiegherà loro l’importanza delle piante e della loro salvaguardia.
Il Comune di Mantova ha erogato a For.Ma (centro polivalente Bigattera) un contributo di 1.350 euro per l’acquisto del materiale necessario all’allestimento della siepe.
Giovedì 26 aprile ha preso il via il terzo capitolo del progetto “Without Frontiers – Lunetta a colori” a cura di Simona Gavioli e Giulia Giliberti dell’associazione culturale Caravan SetUp e in collaborazione con l’associazione culturale torinese “Il Cerchio e le Gocce”. L’evento di arte urbana e arte pubblica, che si svolge a Mantova nel quartiere Lunetta, è iniziato con Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016 ed è parte integrante del Festival “Mantova Cambia” promosso dal Comune di Mantova.
La prima parte dell’intervento di quest’anno è stata illustrata giovedì 26 aprile nella Sala Consiliare del Comune, dove si è tenuta la conferenza stampa. In sala erano presenti degli studenti delle classi 3° e 4° dell'indirizzo grafico dell'Istituto "Carlo D'Arco", l'assessore ai Lavori Pubblici del Comune di Mantova Nicola Martinelli ha introdotto i temi del progetto. “Confermo - ha sottolineato - che anche in questo caso l'impegno del Comune non si limiterà all'aspetto puramente artistico, ma riguarderà la anche riqualificazione, entro maggio, dell'area sottostante il cosiddetto listone". Alla conferenza stampa sono intervenuti tra gli altri anche la curatrice Gavioli e l’artista Joys.
Without Frontiers ha visto il coinvolgimento di artisti nazionali e internazionali che sono intervenuti in un quartiere nella periferia Nord di Mantova, Lunetta, realizzando opere e imponenti wall painting, azioni performative e relazionali. Hanno partecipato alla realizzazione di questo museo a Cielo Aperto ancora in progress, gli artisti: Bianco-Valente, Corn79, Elbi Elem, Etnik, Fabio Petani, Made514, Panem et Circenses, Perino & Vele, Vesod e Zedz.
In questi anni, grazie a Without Frontiers, l’universo visivo del quartiere di Lunetta si è trasformato e a oggi le opere realizzate sono 14. Il progetto ritorna per il terzo anno con l’obiettivo di ampliare gli interventi di arte pubblica nel quartiere Lunetta e raggiungere un ulteriore sviluppo concettuale al progetto di riqualificazione urbana e valorizzazione culturale della periferia di Mantova.
Questo III Capitolo, prevede un programma suddiviso in due fasi. Aspettando Without Fronters – Lunetta a colori 26 aprile -4 maggio 2018. La prima fase avrà come titolo “Una nuova pelle”, inizialmente programmata per lo scorso autunno ma slittata per impegni tra Cina e gli Stati Uniti dell’artista, si svolgerà tra il 26 aprile e il 4 maggio 2018. Il protagonista di questo importante intervento sarà appunto Joys. L’artista realizzerà un’opera di circa 800 metri quadrati sulla facciata del palazzo di viale Piemonte. Il palazzo funge da “porta d’ingresso” al quartiere e l’opera di Joys sarà il caldo benvenuto per chiunque entrerà a Lunetta.
L’opera, in linea con lo stile dell’artista, sarà espressione della sua ricerca, caratterizzata da inconfondibili forme tridimensionali che rispondono a regole logiche e geometriche ben precise.
L’opera di Joys ci racconta la storia di un lento cambiamento che sta coinvolgendo il quartiere di Lunetta. I palazzi sono diventati un foglio bianco, una pelle sulla quale scrivere per acquistare un’identità unica che sembra esserci stata estirpata dalla società delle omologazioni. Quella pelle che andremo a ridisegnare sarà la frontiera tra il dentro e il fuori delineando i limiti del sé in quel confine che ci apre al mondo (La pelle e la traccia. Le ferite del sé | David Le Breton – Melteni Melusine 2005).
Al progetto “Aspettando Without Frontiers” si affianca l’Istituto Carlo D’Arco di Mantova. Gli studenti provenienti dalla sezione Comunicazione e Grafica, insieme al Professor Carlo Benini, sviluppano fino alla fine dell’anno scolastico un progetto nel quale mostreranno, attraverso la fotografia, la loro particolare idea sul tema della “nuova pelle” inteso come cambiamento.
Quest’anno il progetto avrà anche una seconda fase dal 18 al 24 giugno. I nomi di tutti gli artisti coinvolti nella seconda fase del terzo capitolo del progetto, saranno comunicati successivamente. L’obiettivo da raggiungere entro il 24 giugno, sarà la presenza di oltre 20 opere nel quartiere Lunetta, ampliando il Museo a cielo aperto di Mantova.
Durante la settimana, verranno coordinate diverse attività culturali insieme alla rete di associazioni che convivono a Lunetta, Rete Lunetta, e prenderà vita il progetto Nova ideato da un gruppo di studenti del Liceo Classico Virgilio in collaborazione con Rete Lunetta. Nova mira a rigenerare il quartiere Lunetta-Frassino attraverso opere di street art ideate dal basso con il coinvolgimento e la partecipazione dei residenti del quartiere.
Da venerdì 27 aprile a venerdì 4 maggio 2018 alle 19 è possibile effettuare delle visite guidate del quartiere su prenotazione contattando il numero 3393290120. Link per la donazione progetto Nova: https://www.derev.com/progetto-nova .