Lo ha comunicato martedì 10 marzo il sindaco Nicola Sodano introducendo la conferenza con la curatrice dell'esposizione "Mirò, l'impulso creativo" Elvira. "Per la prima volta - ha notato Sodano - è stato applicato il doppio biglietto: uno per le Fruttiere con Mirò e l'altro per Palazzo Te che ospita altre rassegne temporanee, come quella del cinese Ai Weiwei. Oltre ai visitatori della mostra ne vanno aggiunti altri 30.027 e 5.330 turisti che hanno acquistato il biglietto combinato per vedere sia Mirò che la villa gonzaghesca. E' la dimostrazione che è una scelta azzeccata specie ora che il Comune non può spendere molto per le mostre, in tutto 270mila euro all'anno. Nello stesso periodo 2013-14 i biglietti staccati per palazzo Te erano stati 23.400".
La curatrice Càmara Lopez ha tenuto poi la conferenza sul maestro catalano sostenendo che Mirò era un grande lettore, soprattutto di poesia. Ha indicato anche le cinque aree tematiche in cui è diviso lo spazio espositivo: il gesto, la forza espressiva del nero, il trattamento del fondo come punto di partenza creativo, l'eloquenza della semplicità e la sperimentazione materica. Con l'ausilio delle immagini, ha raccontato l'uomo Mirò e la sua arte citando le influenze del pensiero, dei luoghi, degli oggetti, dei movimenti artistici e dell'introspezione sulla infaticabile operosità del grande artista catalano nei suoi laboratori di Mallorca, dove aveva scelto di stabilirsi definitivamente a partire dal 1956. La mostra è in collaborazione con la Fundació Pilar i Joan Miró a Mallorca e rimarrà alle Fruttiere di Palazzo Te fino al 6 aprile.