Completata la riqualificazione e posato il nuovo arredo di corso Vittorio Emanuele, sabato 6 aprile è stato il momento dell’inaugurazione con il taglio del nastro del sindaco di Mantova Mattia Palazzi affiancato dall'assessore comunale ai Lavori pubblici Nicola Martinelli, da numerosi altri assessori comunali e dal dirigente Carmine Mastromarino con la benedizione del Parroco di Ognissanti don Riccardo Gobbi. "L'intervento– ha detto Palazzi –ha voluto dare più importanza alla direttrice principale di ingresso al centro storico. La città ha bisogno di tali luoghi, spazi fisici e percettivi nei quali il cittadino possa orientarsi nello spazio urbano, muoversi, incontrare gli altri; uno spazio nel quale sentirsi protetto, sentirsi a casa".
Palazzi, intervenendo prima del taglio del nastro, ha lanciato l’idea di riservare ai pedoni un sabato al mese, o ogni due mesi, corso Vittorio Emanuele lasciando spazio ai giochi per i bambini, eventi musicali e spettacoli. Ne parlerà con i commercianti. L’idea si basa sul successo di pubblico registrato all’inaugurazione, con tante famiglie, turisti e mantovani desiderosi di riappropriarsi del corso, nell'occasione libero dalle auto. Uno scenario che ha evidentemente colpito il primo cittadino, convinto dell'opportunità di ripetere l'esperimento anche in futuro.
“Sognavamo proprio un giorno come questo - ha aggiunto il sindaco -. Vedere tanta gente in uno spazio urbano che ritrova la vita. Abbiamo davanti a noi una sfida culturale: dobbiamo recuperare il senso del tempo e vivere gli spazi. In molti in passato hanno preferito non fare per evitare polemiche. E invece qui ora la gente camminerà e questo porterà vantaggi anche al commercio. Il primo grazie va a chi ha sofferto per il cantiere, residenti e commercianti”.
I festeggiamenti
L’inaugurazione dell'importante arteria cittadina rimessa a nuovo è stata accompagnata, dunque, da un pomeriggio di festeggiamenti. I bambini sono saliti sui giochi gonfiabili e sugli scivoli, poi hanno suonato quattro bande, quelle della Città di Mantova, di Viadana, di Castellucchio e di Gazoldo degli Ippoliti), quindi c’è stato il taglio del nastro. Infine sono entrati in azione gli artisti di strada con acrobazie, giochi circensi e i giochi di magia di Matteo Galbusera che ha vestito i panni dell’eccentrico Mr. Factotum, mentre il gruppo Circo Bipolar ha rappresentato tre show coinvolgenti e spettacolari e Margherita Mischitelli ha messo in scena una favola tra romanticismo e comicità.
Il nuovo spazio urbano
Lo spazio urbano cerca di far convivere una mobilità carrabile adeguata insieme ad una riappropriazione fisica e percettiva dello spazio urbano da parte del cittadino, una scelta che aspira a restituire la città alle persone, migliorando anche la fruibilità degli esercizi commerciali disposti ai lati, consentendo al contempo l'attraversamento e la sosta carrabile.
La pista ciclabile
Una scelta strategica del progetto che riguardato la creazione della pista ciclabile e l'annullamento dei dislivelli tra marciapiedi e sede stradale che ha annullato le barriere architettoniche; sono stati introdotti elementi separatori (paletti, fioriere, sedute) che assicurano la sicurezza di fruizione degli spazi pedonali.
La pavimentazione
L’area è stata completamente ripavimentata con un sostanziale mantenimento dei materiali utilizzati precedentemente. E’ stato collocato prevalente il porfido, materiale di riferimento anche nelle foto d'epoca del corso.
Sono state realizzate alcune piazzole in lastre di granito in modo da accentuare e valorizzare alcune presenze architettoniche disposte lungo il viale di fronte alla chiesa di Sant'Orsola a quella di Ognissanti, per assicurare un minimo spazio di sagrato e di respiro ai due edifici e per evitare il permanere di auto in sosta proprio di fronte ai portali di accesso.
L’arredo
L'arredo urbano ha rivestito un ruolo importante nel configurare il nuovo corso Vittorio Emanuele quale spazio pubblico urbano organicamente collegato al centro, anzichè un mero asse di penetrazione alla città. Grazie all'ampliamento dei marciapiedi, conseguito nel definire una sezione costante di 8.50 metri alla sede stradale, sono stati recuperati gli spazi per ospitare le sedute e le fioriere. Le sedute sono elementi stereometrici con finitura in legno da esterno. La loro collocazione è stata distribuita lungo il viale, con ambiti di maggior "concentrazione" in corrispondenza di ambiti urbani di più ampio respiro o in corrispondenza di luoghi di più facile aggregazione sociale.
Alberature e arredi
Nella parte del corso che guarda verso la fontana è stata collocata qualche alberatura per garantire spazi di ombra. Tutti gli arredi (quali paletti dissuasori, cestini rifiuti, portabici e fioriere) sono in acciaio corten, quindi con cromie coerenti con la pavimentazione in porfido con gli arredi già predisposti nelle strade e piazze del centro storico. Solo per i dissuasori in corrispondenza delle piazzole in granito (di fronte alle due chiese) è prevista una tipologia diversa, ossia blocchi più bassi in granito a garantire una continuità materica.
L’illuminazione
E’ stata anche rifatta l’illuminazione generale con luci a led che valorizzano corso Pradella, le chiese e i palazzi storici.
La viabilità
Nella viabilità è stata introdotta la novità della pista ciclabile che si collega con il cavalcavia e Belfiore in un percorso che favorisce la mobilità sostenibile, mentre la circolazione delle auto è sostanzialmente riconfermata e rimane a due corsie. Le soste degli autobus sono state mantenute sul lato de parcheggio delle auto. Sono stati creati gli spazi di sosta per i disabili e le aree di carico-scarico. Complessivamente gli interventi costati 2 milioni e 420 mila euro.