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Rigoletto a Mantova - settembre 2011mantova2017

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Teatro Scientifico Bibiena

conte Carlo Ottavio di Colloredo, con la finalità di ospitare principalmente adunanze scientifiche, ma aperto anche a recite e concerti. Un atrio a padiglione, decorato da briosi fregi rococò, introduce allo spazio teatrale, che rapisce il visitatore con la sua inattesa festosità: il movimento ondulato delle pareti, animate da ordini sovrapposti di palchetti, non si conclude con un sipario, ma trova eco amplificata nel duplice loggiato che domina il palcoscenico. Il Teatro Scientifico è aperto al pubblico e ufficialmente inaugurato il 3 dicembre 1769: un'orchestra occupa la tribuna di postscenio, collocata oltre líarcoscenico, in corrispondenza dell'attuale palco. In posizione più avanzata verso la platea, viene eretta un'altra tribuna per le numerose autorità. Come di consueto nei teatri dell'epoca, la platea è liberamente utilizzabile, a seconda dei bisogni e delle circostanze. Non vi sono poltrone fisse, giacchè i luoghi privilegiati da cui seguire lo spettacolo sono i palchetti privati; nella platea, quando necessario, sono disposte delle seggiole, come appare dai documenti. Come racconta De Brosses nel 1740, le balconate erano ambito luogo di osservazione, frequentato da giovanotti spesso più interessati a mettersi in mostra e a dialogare con le dame affacciate ai palchetti che a seguire gli spettacoli.
Antonio Bibiena sa rendere ancora più aggraziati e invitanti i palchi decorandone le pareti. Come afferma l'articolo della Gazzetta del 28 aprile 1768, riportato in precedenza, è lo stesso maestro che, ricorrendo alla propria abilità di scenografo, dipinge due riquadri grandi alle pareti divisorie e due minori ai lati della porta di ogni palchetto. Opera in modo franco e veloce - talvolta frettoloso- e propone una straordinaria varietà di soggetti. Molte sono le scenette di genere, riprese con freschezza dalla vita quotidiana, come contadine, pescatori, viandanti, in paesaggi sempre differenti. Non mancano soggetti mitologici, come l'Educazione di Eros da parte di Mercurio, Vulcano, Venere, ma altri personaggi sono volutamente privi di precisi connotati iconografici, forse per stimolare la fantasia e líerudizione del riguardante. I paesaggi, talora privi di figure significative, mostrano ricchezza di motivi: ponti, rovine, acque placide, radure nei boschi, sentieri montani, in un repertorio fortemente tributario ai luoghi ideali dell'Arcadia. "Non ho mai veduto in vita mia niente di più bello in questo genere", afferma Leopold Mozart che accompagna il figlio Wolfgang Amadeus, per un memorabile concerto, nel teatro appena inaugurato, ancora scintillante di ori e odoroso di intonaci affrescati. Allo spettacolo del 16 gennaio 1770, quando il giovane musicista non è ancora quattordicenne, è presente l'elite cittadina che vuole assistere a un evento straordinario: le autorità, i nobili e, cosa di non secondaria importanza, i membri dell'Accademia esperti in campo musicale. Nell'archivio dell'Accademia si conserva ancora gelosamente il foglietto a stampa con il programma del concerto, a sua volta documento prezioso per la conoscenza dell'esibizione-tipo offerta dai Mozart nel loro itinerario europeo. La storia, cosi come le forme e i colori di una matura stagione barocca, fanno di questo ambiente, teatro e sala di adunanze accademiche al contempo, luogo unico e prezioso.

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