Un libro e un film in programmazione a Mantova per raccontare la storia, i ricordi e le testimonianze dei familiari dei sette fratelli Cervi uccisi dai fascisti il 28 dicembre 1943, attraverso la voce narrante di Adelmo, figlio di Aldo, uno dei fratelli.
“Aldemo, antifascista militante, svolge un viaggio a ritroso per dare un’immagine di suo padre Aldo – spiegano gli organizzatori –, un uomo che ha combattuto la dittatura, ma che aveva anche una vita segnata dal lavoro, dagli affetti, dalle speranze. Quello di Adelmo è un impegno politico e sociale nel segno della presenza di quel padre perduto”.
Il Comune di Mantova ha accolto con piacere l’opportunità di poter diffondere questa storia nell’anno in cui si celebra l’ottantesimo anniversario dell’eccidio dei Cervi per mano dei fascisti. In particolare, sono stati organizzati, in collaborazione con Anpi-Sezione di Mantova, due eventi.
Venerdì 27 ottobre, alle 10.30, per le scuole secondarie di secondo grado del Comune di Mantova, e alle 20.45 per la cittadinanza, presso il cinema Mignon in via Benzoni 22, verrà proiettato il docufilm “I miei sette padri”, realizzato dalla regista Liviana Davì. A seguire vi sarà l’intervento di Adelmo Cervi e della regista. Tutta la sceneggiatura è basata sul libro "Io che conosco il tuo cuore. Storia di un padre partigiano raccontata da un figlio" scritto da Adelmo Cervi insieme a Giovanni Zucca, da cui sono tratte le letture di alcuni passi presenti nel docufilm.
Poi, sabato 28 ottobre, alle 10, presso la sala Peppino Impastato della Biblioteca Baratta, in corso Garibaldi 88, verrà presentato il libro “I miei sette padri. Storia di una grande famiglia antifascista raccontata da un figlio” di Adelmo Cervi.
Entrambi gli appuntamenti sono ad ingresso libero, senza prenotazione e gratuito fino ad esaurimento posti. Per info scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
“Da un incontro con Adelmo Cervi all’Arci Virgilio, è nata l’idea di prendere parte attiva nella diffusione di iniziative di questo tipo – ha detto l’assessora del Comune di Mantova Alessandra Riccadonna –. In un periodo storico in cui siamo circondati da notizie di ingiustizie e guerre che affliggono il mondo, dobbiamo prendere posizione scegliendo di schierarci contro ogni tipo di sopruso evitando l’indifferenza. Militanti significa essere cittadini responsabili e consapevoli di ciò che ci circonda prendendo posizione. E come dice Adelmo Cervi ‘C’è ancora tanto per cui lottare, in questo mondo’”.
Quella di Mantova si inserisce all’interno di una più ampia diffusione sul territorio mantovano che coinvolge anche altri Comuni, in una tre giorni che rappresenta un ricordo collettivo di 80 anni di Resistenza.
Nello specifico si menzionano due ulteriori iniziative sul territorio a titolo gratuito che prevedono, a chiusura, momenti conviviali con gli ospiti (per cui si richiede un contributo): sabato 28, alle 17.30, presso il Locale Arci Primo Maggio a San Benedetto Po e domenica 29 ottobre, alle 17, presso il Teatro Mondo 3 di Moglia.