Il filmato è opera del regista Davide Marcucci. Durante la conversazione si percorreranno le relazioni tra arte e poesia, che sono il faro privilegiato nel cui fascio di luce prendono vita le relazioni tra l’artista e la materia con cui egli produce le sue opere. Di Capua predilige, tra i vari materiali, il legno di cui fa parlare la struttura interna. Ma anche la pietra e la carta sono materie attraverso le quali si esprime la sua vena creativa. La poesia, e nello specifico la parola, accompagnano l’elaborazione artistica dell'autore. Lo scultore cerca costantemente di attribuire alle proprie opere titoli, che vanno dall’aforisma al verso, attingendo ai toni del ludico e del filosofico, accogliendo la frase poetica e attingendo alla sonorità, alla metafora, al paradosso. Anche l’atto veloce che accompagna la sgorbia che scava nel legno si può paragonare all’atto della scrittura.
In tal senso, Di Capua delinea, nell’arte, un cammino verso la poesia e collabora attivamente al disegno delle potenzialità sensoriali che sono comuni al visivo, al verbale e all’auditivo. Paolo Di Capua si è diplomato nel 1985 presso l'Accademia di Belle Arti di Roma. È stato allievo dello scultore Lorenzo Guerrini e di Lorenza Trucchi. Dall'inizio degli anni '80 ha tenuto mostre personali e collettive in Italia, Spagna, Germania, Corea del Sud, Stati Uniti, Cina, Marocco e Svizzera.
Nel 1992 ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Arti Visive in Spagna. È responsabile della programmazione espositiva che dal 2001 si svolge all’interno di Hyunnart Studio a Roma. È attivo anche nell'ambito del libro d'artista, particolare forma di editoria artigianale che abbina poesia e immagine. Tale modalità espressiva complessa è da tempo portata alla ribalta nel contesto del calendario di Mantova Poesia, festival che gode dei patrocini di Provincia e Comune di Mantova. Ingresso libero e gratuito.