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Fabrizio Plessi dialoga con la Sala dei Giganti In evidenza

Il manifesto dell'istallazione
A Palazzo Te (Sala dei Giganti) dal 15 giugno al 15 settembre è visibile l'installazione multimediale realizzata da Plessi. (Video)


L'installazione del videoartista reggiano, inaugurata dal sindaco Nicola Sodano, dall'assessore alla Cultura Marco Tonelli e dall'autore, è il primo intervento del ciclo "Le case degli dèi" che vedrà alternarsi artisti quali Bill Viola, Candida Höfer, Giuseppe Penone, Ai Wei Wei.
Dal 15 giugno al 15 settembre 2013, Palazzo Te di Mantova è teatro di un insolito, quanto inedito, confronto tra Giulio Romano (Roma, 1499 – Mantova, 1546) e Fabrizio Plessi (Reggio Emilia 1940).
Per l'occasione il videoartista reggiano ha pensato un'installazione site specific che dialogherà con i dipinti murali della Sala dei Giganti della residenza ducale mantovana.
Quello di Plessi è il primo intervento del ciclo "Le case degli dèi" che vedrà, successivamente, alternarsi artisti quali Bill Viola, Candida Höfer, Giuseppe Penone, Ai Wei Wei.


L'iniziativa è stata ideata e promossa dall'Assessorato alla Cultura e al Turismo di Mantova in collaborazione con il Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te e sostenuta da Cariplo, Regione Lombardia e i Comuni di Terre di Mezzo, all'interno di un bando più vasto intitolato "Terre di Mezzo ed Ecomuseo" per la valorizzazione e la comunicazione dei luoghi più emblematici del territorio mantovano.
L'opera di Plessi presenta una visione capovolta e disordinata di 6 tavoli in legno, come se fossero stati rovesciati da un cataclisma. Ogni tavolo ospiterà tre grandi monitor che proiettano video sui quali scorre un flusso d'acqua nera interrotta, a intervalli crescenti, da tonfi di pietre che vi cadono dentro, molte delle quali, realmente prelevate da cave del mantovano, che saranno disposte sul pavimento. Il sonoro basso e cupo di acqua e di cadute di massi reinterpreta la tragedia dipinta da Giulio Romano che pare rianimarsi e far percepire al visitatore gli sconquassi della terra, il tuonare dei fulmini, lo scroscio dell'acqua e le urla dei Giganti.
"Il senso complessivo dell'installazione di Plessi - afferma Tonelli - è collegabile alla condizione di crisi globale (culturale, economica, sociale, politica) che la società occidentale sta attraversando da diversi anni ormai, senza che si intraveda una luce, una soluzione, una uscita a breve distanza. Del resto il periodo stesso del Manierismo, di cui l'opera di Giulio Romano è emblema esemplare, dalla storiografia ufficiale è sempre stato definito un periodo di crisi religiosa e spirituale, estetica e sociale, un passaggio critico tra le certezze classiche del Rinascimento e i fasti celebrativi del Barocco".


L'installazione è introdotta da una sezione preliminare, collocata nella sala degli Stucchi e in quella dei Cesari, con i progetti, i disegni e i pensieri dell'artista.
L'intervento di Plessi raffigura un ordine olimpico messo in crisi, un rovesciamento di valori, così come illustrato nel ciclo mitologico della Caduta dei Giganti, i quali, arrampicandosi sui monti di Pelio e Ossa tentarono la scalata dell'Olimpo; gli dèi, Zeus in testa, abbatterono la loro superbia con fulmini e tuoni, facendo crollare su di essi le montagne e sommergendoli con flutti d'acqua.

Orari di apertura: lunedì: 13-18; martedì/domenica: 9-18
Tel. 0376 323266 | www.palazzote.it
Ingresso a pagamento

Ultima modifica il Lunedì, 24 Giugno 2013 19:14

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