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I colori di Giulio Romano In evidenza

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I colori di Giulio Romano: Palazzo Te come non l'avete mai visto.



A Palazzo Te, venerdì 7 giugno, si è tenuta una serata di presentazione alla città del nuovo impianto di illuminazione. L'appuntamento ha avuto una vastissima partecipazione di pubblico. Ecco la presentazione dell'evento scritta dal direttore dei musei civici di Mantova Stefano Benetti: "L'impegno rivolto alla valorizzazione di Palazzo Te ha compiuto un passo decisivo con l'inaugurazione nelle sale monumentali del nuovo impianto di illuminazione a Led, avvenuta il 28 marzo.
L'illuminotecnica a supporto della valorizzazione dei monumenti è un elemento decisivo e strategico. E oggi, la tecnologia Led di ultimissima generazione offre soluzioni ottimali per garantire una corretta fruibilità degli apparati decorativi da parte dei visitatori, assicurandone nel contempo l'adeguata conservazione. Per questo, Palazzo Te, grazie anche al sostegno economico di Regione Lombardia, si è dotato di un nuovo e moderno sistema illuminotecnico a Led in sostituzione dei "gloriosi" vecchi treppiede, allestiti nel 1989 in occasione della mostra di Giulio Romano dal grande direttore della fotografia Giuseppe Rutunno, dotati di lampade alogene e ad incandescenza che, con il trascorrere del tempo, denunciavano alcuni limiti rispetto ad un'adeguata valorizzazione dei cicli pittorici e presentavano problemi di carattere conservativo.
Si è trattato di un lavoro lungo e complesso, iniziato due anni fa con l'architetto Roberto Soggia che ha collaborato con il Palazzo per la messa a punto del nuovo impianto, perché l'obiettivo era quello di trovare soluzioni illuminotecniche che valorizzassero il giusto rapporto tra l'opera e la luce. In tal senso prezioso è stato il confronto preliminare avuto con Piero Castiglioni, architetto della luce tra i più famosi al mondo. Si è individuata così una forma di luminosità non invasiva e pienamente rispettose dell'opera propostaci dall'artista, in quanto non aggiunge luce ma piuttosto restituisce al visitatore la luce pensata dallo stesso artista all'atto della creazione, esaltando l'atmosfera dei diversi ambienti e arrivando a definire particolari sino ad ora poco visibili.
Grazie all'uso studiato della nuova tecnologia dell'illuminazione, le raffinate e preziose decorazioni, le pitture murali, gli stucchi, i soffitti dipinti e dorati della villa giuliesca paiono ora risvegliati da una luce nuova che assicura, per ogni dettaglio, una sorprendente definizione visiva che per la prima volta rivela la cangiante tavolozza dell'artista.
Gli scorci vertiginosi che costituiscono uno dei segni distintivi della superba volta della "Camera di Amore e Psiche", giocati con gli effetti di controluce e i colori crepuscolari degli stupendi notturni, si mostrano oggi all'osservatore in tutta la loro brillantezza e intensità cromatica. Anche la scenografia tridimensionale delle maestose raffigurazioni pittoriche della "Camera dei Giganti", ideata da Giulio "per ingannare quanto più potesse gli uomini che dovevano vederla" (Vasari), trova nuova intensità di visione trasmettendo al visitatore la percezione dell'incombere della catastrofe totale che travolge le gigantesche figure e le architetture. Ma è tutta la bellezza e la forza espressiva delle forme e dei colori di Giulio Romano che torna in piena luce.
Più alto è anche il livello di tutela conservativa del pigmento pittorico.
Il Led infatti risulta congeniale per illuminare opere d'arte poiché genera una bassa emissione di infrarossi, che determinano un aumento di temperatura, ed è totalmente privo di emissione di ultravioletti, che producono alterazioni cromatiche.
La nuova tecnologia a Led non si limita ad offrire solo benifici in termini artistici e di tutela del bene monumentale: quello adottato è anche un sistema di illuminazione eco-sostenibile perchè fondato sul basso consumo e sul risparmio energetico, con evidenti riduzioni dei costi di gestione.
Con questo intervento Palazzo Te ridurrà infatti il consumo energetico di oltre l'80% e allo stesso tempo abbatterà drasticamente i costi di manutenzione poichè la necessità di sostituire i corpi illuminanti diminuirà sensibilmente (la vita media di una lampada Led è di oltre 30.000 ore contro le 2.000 di una alogena).
Per tutte queste ragioni crediamo che il sistema illuminotecnico messo in opera si configuri come modello virtuoso nell'ambito della gestione pubblica dei beni culturali in quanto coniuga valorizzazione del patrimonio storico-artistico e risparmio energetico.
Dal punto di vista museografico, il supporto illuminotecnico individuato per le sale di Palazzo Te è quello del "Cestello da terra" per interni di produzione iGuzzini, progettato da Piero Castiglioni, funzionale in ambienti in cui non sono possibili installazioni a parete o a soffitto.
Il "Cestello da terra" prescelto è quello di tipo "integrato", cioè progettato per ospitare, oltre al vano luci, altri servizi quali le luci di emergenza e gli estintori, prima alloggiati su diversi supporti di varia fabbricazione. Con questa soluzione si è riusciti così ad eliminare dalle sale le interferenze visive derivanti dalla presenza ingombrante e incongruente di supporti tra loro difformi per disegno e dimensioni che svolgevano funzioni differenziate, proponendo, al contrario, un unico elemento polifunzionale integrato per illuminazione e sicurezza, con ovvi benefici nell'approccio visivo delle sale".

Ultima modifica il Domenica, 09 Giugno 2013 12:46

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