A presentare gli eventi lunedì 18 gennaio sono stati il sindaco Mattia Palazzi, affiancato dal presidente del consiglio comunale Massimo Allegretti e dall'assessore all'istruzione Marianna Pavesi, che hanno sottolineato l'importanza di questo progetto di produzione culturale e artistica soprattutto per i giovani nella capitale italiana della cultura 2016. Sono intervenuti anche il direttore del Conservatorio Salvatore Dario Spanò, Francesca Zaltieri, presidente del Conservatorio, il dirigente dell'Istituto di Istruzione superiore Carlo D'Arco – Isabella d'Este Maria Rosa Cremonesi, la docente del Conservatorio e ideatrice del progetto Giovanna Maresta, e il presidente della Comunità Ebraica di Mantova Emanuele Colorni.
Il progetto, sotto il titolo "Il Conservatorio per la Settimana della Memoria 2016. Responsabilità, colpe, resistenze, opposizioni, scelte individuali e collettive durante la Shoah", si articola in tre proposte distinte. La prima è "Dal Medz Yeghern alla Shoah: le tappe della definizione di genocidio", una conferenza con Marcello Flores, Gabriele della Morte, Andrea Ranzato e musiche di Padre Komitas (venerdì 22 gennaio alle 10 nell'Aula Magna Isabella d'Este in Via Rippa 1).
"Una goccia nel mare" è il secondo appuntamento con una rappresentazione e un concerto attorno alla figura del gerarca nazista Adolf Eichmann, con musiche della tradizione ebraica (sabato 23 e domenica 24 gennaio rispettivamente alle 18 nell'Auditorium Monteverdi del Conservatorio Campiani in via della Conciliazione 33 e alle 10,15 nel medesimo luogo).
Infine, il terzo evento è: "Il Jazz, musica degenerata. Coco Schumann e i jazzisti del campo di Terezin", lezione concerto con Pasquale Morgante e Andrea Ranzato. Musoche di Sidney Bechet, Django Reinhardt, Richard Tauber (giovedì 28 gennaio alle 18 al Conservatorio).