Uno straordinario Luca Baibareschi, giovedì 19 marzo, al Teatro Ariston, ha ricevuto il prestigioso riconoscimento che gli è stato consegnato dal presidente della Fondazione "Artioli" Mantova Capitale Europea dello Spettacolo Gianni Rottichieri e dall'assessore all'Unesco del Comune di Mantova Celestino Dall'Oglio. L'attore ha chiuso, così, la stagione di Mantova Teatro, organizzata dalla Fondazione "Artioli". "Cercando Segnali d'Amore nell'Universo" è stata la perfetta chiosa al cartellone, con l'intensità e la leggerezza che Barbareschi è riuscito ad attribuire al suo one man show, durante il quale ha ripercorso la vita e la carriera anche attraverso i personaggi letterari che ne hanno segnato i passaggi fondamentali. Il tutto tra prosa e musica, con l'accompagnamento, per nulla collaterale, di Marco Zurzolo e la regia di Chiara Noschese.
Terminato lo spettacolo sono saliti sul palco Rottichieri e Dall'Oglio per consegnare la statua dell'Arlecchino d'Oro all'attore. "Sono lieto di accogliere Luca Barbareschi nella città di Mantova, che ha scritto pagine importantissime nella storia del Teatro - ha detto l'assessore comunale Dall'Oglio -; dalla Commedia dell'Arte nel Cinquecento, al libro dei Dialoghi di Leone de' Sommi (della comunità ebraica mantovana),da Tristano Martinelli al teatro di corte presso la reggia dei Gonzaga". Poi Rottichieri ha letto la motivazione di tale riconoscimento.
"Nel corso di quarant'anni di intensa ed ininterrotta attività, Luca Barbareschi ha al suo attivo una carriera che spazia tra teatro, cinema e televisione, sia in qualità di attore, sia in veste di produttore, regista, sceneggiatore e conduttore. Dopo gli studi fatti in Italia, poco più che ventenne, arriva a Chicago al seguito di Puecher, dove prosegue la sua attività teatrale iniziata come aiuto regista. Trasferitosi a New York, studia per quattro anni con Lee Strasberg, Nicholas Ray e Stella Adler. La carriera teatrale di Luca Barbareschi comprende oltre trenta spettacoli e vanta il merito di aver portato in Italia autori come Mamet, Bogosian, Hare, Elton e Williams. In televisione partecipa a circa ottanta sceneggiati e a venti varietà, mentre per il cinema gira trenta film come protagonista e cinque come produttore e lavora in numerosi lungometraggi accanto ad attori prestigiosi come Meryl Streep, Clive Owen e Naomi Watts.
Il coronamento della sua carriera teatrale avviene nel 1999 con Amadeus di Shaffer, con la regia di Roman Polanski, mentre nel corso della stagione 2013/2014, grazie al rapporto di stima e di amicizia che lo lega con Seidler, riesce a portare sui palcoscenici italiani lo spettacolo Il discorso del Re, riscontrando un enorme successo di pubblico e di critica.
Per la grande versatilità interpretativa dimostrata in campo teatrale, televisivo e cinematografico; per la raffinata e accurata visione dei suoi progetti, che spaziano in ambito internazionale, sempre alla ricerca di nuovi formats, anche con applicazioni cross-mediali; per la sua attenzione e il suo impegno in campo sociale, che coniuga con produzioni spettacolari di enorme successo di pubblico e critica, si attribuisce il premio Arlecchino d'oro 2015 a Luca Barbareschi".