Venerdì 10 gennaio presso il Palazzo di Giustizia di via Poma è stata firmata la "Convenzione per lo svolgimento del lavoro di Pubblica utilità" da parte del sindaco Nicola Sodano e del presidente del Tribunale di Mantova Luciano Alfani. Presente anche l'assessore comunale alle Opere pubbliche Marco Cavarocchi, i cui uffici hanno lavorato a tale progetto. In sostanza l'accordo prevede che chi ha commesso reati minori o prodotto un danno verso la società in qualche modo vi ponga rimedio attraverso la propria manodopera con piccoli interventi di ordinaria manutenzione. La convenzione prevede che i condannati alla pena del lavoro di pubblica utilità (ai sensi dell'articolo 54 del decreto legislativo) prestino "la loro attività non retribuita in favore della collettività" con le seguenti prestazioni: "manutenzione immobili, manutenzione strade e verde pubblico". E saranno seguiti dal settore lavori pubblici del Comune di Mantova. "Potrebbero compiere piccoli interventi come la tinteggiatura di uffici pubblici, il ripristino di aree verdi o varie manutenzioni negli edifici comunali - ha sottolineato Cavarocchi -. Viene data ai condannati l'opportunità di un reinserimento sociale in favore di lavori utili alla collettività".
Naturalmente saranno coinvolti soggetti non giudicati pericolosi e che hanno commesso reati minori, come per esempio la guida in stato di ebbrezza. "Durante lo svolgimento del lavoro di pubblica utilità - si legge nella convenzione -, l'Ente si impegna ad assicurare il rispetto delle norme e la predisposizione delle misure necessarie a tutelare l'integrità fisica e morale dei condannati". A questi sarà naturalmente garantita l'assicurazione contro gli infortuni e le malattie professionali nonché riguardo alla responsabilità civile verso i terzi. Per ora si partirà con due condannati che presteranno lavori di pubblica utilità. Il testo firmato dalle istituzioni locali è stato redatto in sinergia tra Comune e Tribunale, sulla base di convenzioni da stipulare con il Ministero della Giustizia.
"Una collaborazione importante e fruttuosa - ha detto Sodano - tra il Tribunale e l'Amministrazione comunale sul tema di utilità sociale. Ritengo che sia anche un segnale di civiltà per la nostra città". Soddisfazione è stata espressa anche dal presidente del Tribunale di Mantova: "una convenzione importante per il recupero di soggetti condannati - ha detto Alfani -. In sostanza si tratta di una espiazione di pena alternativa per chi ha commesso reati minori". La convenzione avrà la durata di due anni. Tale accordo aveva avuto anche il parere favorevole dalla giunta comunale.