È avvenuta venerdì 28 dicembre da parte di Parco del Mincio e Comune di Mantova la consegna dei lavori per la realizzazione del ponte ciclopedonale mobile con il quale si realizza il secondo lotto delle opere del maxi progetto Mantova Ciclabile, candidato e ammesso a finanziamento dalle risorse della “Misura mobilità ciclistica” del fondo europeo di sviluppo sostenibile (Por Fesr 2014-2020) affidate a Regione Lombardia, coordinato dal Parco del Mincio come ente capofila e stazione appaltante e cofinanziato dal Comune di Mantova e dal Comune di San Giorgio.
Il ponte attraverserà la darsena di Porto Catena collegando così i tratti di percorsi in progetto nel quartiere di Valletta Valsecchi a quelli del parco periurbano e permettendo a pedoni e ciclisti di bypassare le arterie di corso Garibaldi e via Trieste.
Come già era avvenuto per il sottopasso del ponte di San Giorgio, realizzato dal Parco del Mincio nel 2015, il manufatto verrà realizzato senza interruzioni di traffico, il ponte verrà trasportato via acqua su una chiatta, i lavori di costruzione e posa dell’opera verranno documentati con riprese video in timelapse e il progetto, implementato dalle migliorie offerte dalla ditta aggiudicatrice, si avvale di tecniche di ingegneria avanzata e di accorgimenti di compatibilità ambientale.
“Finalmente anche il ponte di Fiera Catena diventa realtà – afferma il sindaco Mattia Palazzi - dopo anni di dibattito inconcludente ora le cose si fanno. Colleghiamo in sicurezza Fiera Catena ai laghi e iniziamo già a pensare a come riqualificare con Aipo il porto nei prossimi anni. Il ponte cicloperdonale mobile che sorgerà sulla darsena del porto si connette con i lavori della ciclabile che collegherà San Giorgio al centro storico di Mantova e con quella che arriverà sino a Valletta Valsecchi. Dopo gli anni nei quali si sono portati fuori i servizi, senza dotare la città delle infrastrutture per la mobilità, noi passo dopo passo rendiamo più semplice muoversi in città, senza dover usare l’auto”.
“L’iter progettuale – ricorda l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli - è partito nell'agosto 2015 quando abbiamo iniziato a fare le prime valutazioni in seguito ad un bando regionale relativo alla realizzazione di nuovi tratti di ciclabili, bando che abbiamo vinto. Da subito si è ritenuto strategico il ponte, in quanto permette di collegare un’ampia rete di ciclabili da San Giorgio fino a Valletta Valsecchi raggiungendo la città tramite Eurovelo 7, bicitalia 1 e ciclovia delle risaie. Un ringraziamento doveroso va al Parco del Mincio, ai progettisti ed ai tecnici che hanno lavorato ad un progetto di grande complessità trattandosi di uno dei pochissimi casi di ponte apribile presenti oggi in Italia”.
“I lavori che partono oggi – commenta Maurizio Pellizzer, presidente del Parco del Mincio - sono una ulteriore dimostrazione della collaborazione fra enti in ambiti che non hanno confini e che solo con il lavoro di squadra si possono raggiungere. Tale intervento permette di perseguire risultati che toccano molti aspetti: ambientali, infrastrutturali e del tempo libero. Possiamo senz’altro dire che il lavoro di squadra divide i compiti e moltiplica il risultato”.
A eseguire gli interventi sarà un raggruppamento temporaneo di quattro ditte con capofila la “Veneta Montaggi 2011 srl” di Belfiore di Verona, con la quale collaboreranno la Vexa srl di Pisogne (BS), l’impresa Capiluppi Lorenzo snc di Borgo Virgilio (Mn), l’impresa Dossi Claudio di Mantova, che si sono aggiudicati la gara d’appalto espletata dal Parco del Mincio, per un importo complessivo di 541.299,50 euro Iva esclusa con sconto del 3,5%. Le opere dovranno essere eseguite in 366 giorni.
Il funzionamento del ponte e le migliorie tecniche sono state illustrate da Luciano Corradini, direttore generale dei lavori, da Elio Guerini, direttore tecnico dei lavori e Renato Puglioli, tecnico (entrambi di Vexa), alla presenza di Bizzo Cornacchini, tecnico di Bc Studio, responsabile del progetto preliminare e di Ugo Bernini ingegnere responsabile del progetto esecutivo.
La progettazione definitiva, esecutiva, direzione lavori e sicurezza, del ponte ciclopedonale, a seguito di procedura pubblica attivata dal Parco era stata affidata all’associazione temporanea di imprese costituita da Studio Polaris di Mantova, Art Ambiente Risorse Territorio srl e Hydriodata Spa. Il manufatto prevede di essere dotato di meccanismo di rotazione che permette, in caso di necessità, la movimentazione della campata per il passaggio dei natanti della Guardia di Finanza, ormeggiati a monte del manufatto e a questo scopo il Parco ha predisposto una convenzione con gli enti preposti alla movimentazione del ponte.
Le migliorie tecniche proposte dal raggruppamento guidato da Veneta Montaggi 2011 puntano alla minimizzazione delle possibili criticità e partono dal “cuore” dell’impianto, il motore elettrico che alimenta il sistema meccanico di rotazione, che sarà dotato di un apposito sistema di ingrassaggio automatico (che ne garantirà la durata nel tempo e la riduzione delle manutenzioni) e sarà dotato di pistone idraulico impermeabile per convivere con le quote variabili dell’acqua all’interno di Porto Catena.
Altri accorgimenti migliorativi riguardano le tecniche di movimentazione e di appoggio dell’impalcato mobile sulla pila fissa (specifici accorgimenti assicureranno una ottimizzazione degli scorrimenti e una riduzione degli attriti garantendo minore usura degli organi in movimento). Le operazioni di manovra di apertura e chiusura saranno coadiuvate da un sistema di radiocomando che rende eseguibile la manovra da parte di un solo addetto. Verrà inoltre utilizzato un innovativo sistema in nanotecnologia mutuato da opere marittime che renderà le superfici perfettamente anticiscivolo.
L’area di cantiere dove verrà effettuato il montaggio del ponte occuperà solo parzialmente l’area del porto in quanto la prevalenza dei montaggi avverrà in area esterna, in località Valdaro, e il manufatto sarà trasportato su chiatta riducendo così le interferenze sia con la viabilità cittadina che con le abitazioni della zona. Infine, l’appaltatore si è assunto l’onere di garantire la presenza di tecnici specializzati nelle fasi post varo per supervisionare tutte le attività di funzionamento e formazione e per il periodo di un anno garantirà sopralluoghi mensili per il controllo e rabbocchi dei lubrificanti e corsi per l’istruzione degli addetti alla gestione e manutenzione ordinaria del manufatto.