Non più interventi in emergenza, ma conoscenza e prevenzione per dare efficienza alla gestione del territorio. Il Comune di Mantova adotta il Piano delle Acque.
In seguito all’urbanizzazione degli ultimi decenni la rete idraulica preesistente non riesce più a smaltire le portate di piena attuali, i canali e gli impianti idrovori necessitano di continui potenziamenti. Il territorio è sempre più vulnerabile ed è quindi necessario ridurre i rischi e puntare alla sicurezza.
Realizzato in collaborazione tra Comune di Mantova, Assessorato ai Lavori Pubblici, e da Tea Acque, società del Gruppo Tea che gestisce il Servizio Idrico integrato, ciascuno per i propri ambiti di competenza, il Piano vuole essere uno strumento di conoscenza e gestione, di prevenzione e pianificazione, con una visione prospettica, anche per quanto attiene le attività in capo al gestore.
“Siamo partiti oltre un anno fa - ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Martinelli - dopo quella serie di eventi meteo rilevanti che hanno provocato allagamenti di strade, case e sottopassi a Borgochiesanuova, Te Brunetti come in altri diversi punti del centro e delle periferie. Insieme alla messa in sicurezza immediata degli alberi si imponeva un ripensamento di una rete idraulica ormai incapace di smaltire le portate di piena con impianti idrovori e canali che necessitano di continui potenziamenti. La città è cambiata, l'urbanizzazione l'ha privata di terreni con capacità drenante e intanto questi eventi meteo sono sempre più frequenti. Da qui il confronto con Tea e la decisione di partire da una fotografia dell'esistente in modo da poter programmare opere pubbliche mirate e non più solo interventi di emergenza. Per gestire il territorio bisogna conoscerlo”.
Oltre a Martinelli, alla presentazione di martedì 18 luglio sono intervenuti il presidente del Gruppo Tea Massimiliano Ghizzi, il presidente di Tea Acque Francesco Negrini, la responsabile area programmazione e sviluppo ciclo idrico Manuela Pedroni e l’amministratore delegato di Tea Acque Piero Falsina.
Il Piano prevede una serie di progetti, rilievi e azioni molto importanti, che hanno l’obiettivo di fornire una conoscenza approfondita e complessiva del sistema idraulico comunale.
Per la redazione del Piano sarà necessario completare il rilievo della rete fognaria, in particolare per le acque meteoriche di deflusso urbano, monitorare le portate in transito e i livelli e le precipitazioni con l’installazione degli strumenti per la misurazione, eseguire la modellazione numerica, procedere con il rilievo LiDar e, infine, integrare tutti i modelli per avere la definizione delle aree di maggior criticità.
In particolare, il rilievo LiDar (Light Detection And Ranging) è uno strumento all’avanguardia che consente di elaborare dati in tre dimensioni: è un sistema aviotrasportato utilizzato per acquisire coordinate x, y, z del terreno e delle sue caratteristiche (sia naturali che di origine antropica).