"Le nuove misure di riordino saranno approvate entro l'estate - ha annunciato l'assessore regionale alla Sanità e vice presidente Mario Mantovani -. Introdurranno novità molto importanti a vent'anni dalla precedente riforma". Lo ha detto alla tavola rotonda che si è tenuta lunedì 14 aprile al Mamu dal titolo: "Regole di sistema o elementi di riforma sanitaria". L'assessore regionale ha osservato che i mantovani hanno fiducia negli ospedali del territorio, come dimostra il fatto che il 68 dei ricoverati scelgono di curarsi nelle strutture provinciali, una percentuale che sale al 90 per cento se si guarda solo alla specialistica. "Si tratta di un dato molto positivo - ha continuato - se paragonato alle altre province lombarde e se si considera che Mantova è una realtà di confine".

Nel pomeriggio il convegno si è aperto con i saluti istituzionali del presidente della conferenza dei sindaci di Mantova Nicola Sodano, del direttore generale dell' Asl Mantova Mauro Borelli, del direttore generale dell'azienda ospedaliera di Mantova Luca Filippo Maria Stucchi e del direttore sanitario del Carlo Poma Pier Vincenzo Storti. "La riorganizzazione dei servizi - ha evidenziato Sodano - ha comportato gli accorpamenti di alcuni servizi, anche a livello interprovinciale. Queste operazioni non devono impoverire l'offerta sul territorio, altrimenti si danneggiano i cittadini".

Nella prima tavola rotonda si è parlato di progetti innovativi con i contributi di Franco Manzato, del Dipartimento di Laboratorio dell'ospedale Mantova, Alfonso Ciccone del Dipartimento Neuroscienze dell'ospedale di Mantova, Luciano Orsi, direttore Dicp, Pier Vincenzo Storti e Maurizio Galavotti, direttore sanitario dell'ospedale di Mantova e direttore sanitario dell'Asl di Mantova. Ha moderato Anna Gerola, direttore amministrativo dell'ospedale di Mantova. I lavori sono ripresi più tardi con la seconda tavola rotonda alla quale hanno partecipato, oltre a Mantovani, Marco Collini (presidente Ordine dei Medici di Mantova), Sodano, Borelli, Stucchi. Ha moderato Gerola.