Per valorizzare questa esperienza nel mondo del volontariato, sabato 12 aprile ha tenuto un convegno "Qualità della vita...progettazione di azioni e sostegni inclusivi". L'incontro è stato aperto dalla presidente Anffas di Mantova Graziella Goi. Subito dopo sono intervenuti la dirigente Asl di Mantova Germana Tommasini, il sindaco Nicola Sodano - che ha valorizzato il ruolo fondamentale del volontariato nella vita della comunità - il presidente della Provincia Alessandro Pastacci, il presidente della Camera di Commercio Carlo Zanetti e il vescovo monsignor Roberto Busti. Durante la mattinata hanno parlato anche il presidente nazionale Anffas Roberto Speziale, il pedagogista Roberto Medeghini e lo psichiatra Luigi Croce. L'associazione nazionale famiglie di fanciulli ed adulti subnormali, dunque, tagli nel 2014 il prestigioso traguardo dei cinquant'anni di storia grazie alle tante persone che hanno contribuito a costruire con impegno, dedizione e tenacia nella consapevolezza di dare risposte concrete ai bisogni delle famiglie di persone con disabilità.
Nei primi anni Sessanta due genitori, Enzo Renotti e Ludovico Verzini, consci della disabilità dei loro figli, riuscirono a riunire attorno a sé tante famiglie che, vivendo la loro stessa condizione, desideravano trovare soluzioni per dare una possibilità di vita migliore ai loro figli più fragili. Grazie agli input di Anffas nazionale, nella sede iniziale di piazza Polveriera, nel 1964, in un edificio messo a disposizione da alcuni benefattori, venne realizzata la prima scuola-laboratorio per adolescenti e adulti. Negli anni ha visto succedersi quali Presidenti: il geometra Enzo Renotti, Ludovico Verzini, Alvise Frassoni, Attilio Bertoletti, per continuare con la preziosa trentennale presidenza del commendatore Remo Bianchi, seguita dalla breve gestione di Davide Buzzago e, negli ultimi cinque anni, di Graziella Goi.
La grande famiglia Anffas, crescendo, ha contribuito a formare tante altre realtà sul territorio mantovano e, fin dagli anni Novanta, ha intrapreso le prime esperienze di residenzialità per dare risposta ai genitori che vedono avanzare la loro età e quella dei loro figli, cercando di predisporre modelli di vita il più possibile aderenti alla famiglia di provenienza.
Nel 2002 è stata decisa l'autonomia di ogni sezione ed è stata costituita così Anffas onlus Mantova, nel rispetto di una più organica razionalizzazione della gestione, pur riconfermandosi nel marchio nazionale.
Nel 2004 entra ufficialmente nella nuova sede di via Ilaria Alpi, una struttura completamente nuova ed accogliente, dove si trovano gli uffici, il Centro Diurno Disabili e il centro Socio Educativo "Il sentiero". L'apertura della nuova sede fu possibile per la cessione all'Anffas del terreno in diritto di superficie da parte del Comune di Mantova, alla disponibilità dell'impresa edile "Bottoli Arturo Spa" e con il contributo delle Fondazioni Cariverona, Cariplo, Bam e grazie alla generosità di diverse aziende e privati benefattori.
Nel 2010 con la collaborazione con l'ospedale Carlo Poma è stato inaugurato il "Percorso Delfino", servizio promosso dalla associazione quale percorso diagnostico-terapeutico facilitato e protetto dedicato alle persone con disabilità grave di tutta la Provincia. Durante il convegno Speziale ha consegnato una targa al merito a Graziella Goi. Targhe anche per Remo Bianchi, guida dell'associazione dal 1981 al 2008, e per Luisa Verzini, vedova di Ludovico, presidente dal '75 al '79.