“Decimo anno di guerra nell’amata Siria” è il titolo dell’iniziativa che si terrà mercoledì 29 settembre a Mantova e che rientra nel progetto Amata Siria, prima causa trattata dal metodo “In ManTua”. Nahel Al Halabi, fondatore ed anima del progetto, ha pensato ad una tappa speciale la cui parte formativa-educativa è estremamente attiva. L’iniziativa è stata presentata sabato 25 settembre, nella sala Bonaffini del Municipio, dall’assessore al Welfare del Comune di Mantova Andrea Caprini, dal redattore di SettimanaNews Giordano Cavallari, da Federica Restani di Ars e dal presidente di “Amata Siria” Marta Cicu.
“Decimo anno di guerra nell’amata Siria” prenderà forma il 29 settembre nell’Auditorium “Claudio Monteverdi” del Conservatorio di Musica “Lucio Campiani”, in via Conciliazione 33, e prevede due appuntamenti distinti, uno alle 10 e l’altro alle 19. Al mattino l’evento è riservato alle scuole, mentre alla sera l’appuntamento è aperto gratuitamente al pubblico. Per partecipare bisogna prenotarsi tramite il portale web Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. L’ingresso sarà consentito solo con mascherina, green pass e documento valido.
L’importante iniziativa di sensibilizzazione si concretizza in uno spettacolo musicale-multimediale ricco di interventi artistici (musica, danza, teatro, video) e in un dibattito tra studenti di varie età, esperti e cittadinanza.
Gli studenti del Liceo “Isabella d’Este” indirizzo Scienze Umane e della Scuola Secondaria di I grado “Bertazzolo” parteciperanno per esprimere e approfondire i punti di vista relativi alle varie tematiche della crisi siriana, dopo un accurato lavoro di informazione svolto in classe con i propri docenti di Lettere. Gli studenti del Liceo Coreutico “Isabella d’Este” interverranno, anche in questa tappa, con il linguaggio della danza che, sposandosi con quello della musica, darà vita a coreografie di danza contemporanea ideate e realizzate durante la didattica. Anche l’Istituto Comprensivo Ceresara ha aderito al progetto che non terminerà con questa tappa, ma proseguirà per l’intero anno scolastico guidato dai docenti dell’istituto.
La tappa speciale dell’iniziativa in città è stata voluta dal Comune di Mantova come risposta all’urgenza della trattazione di una delle maggiori problematiche mondiali.
La novità è rappresentata dalla presenza di un ricco dibattito/dialogo inquadrato artisticamente per essere incluso nello spettacolo: interverranno infatti Achille Amerio, diplomatico, esperto di politica internazionale, ex Ambasciatore d’Italia in Siria, che ha potuto osservare da vicino gli anni pre e post inizio di conflitto; Nabil Al Lao, esperto di Geopolitica e Docente presso le Università Italiane; Riccardo Cristiano, che dopo aver coordinato l’informazione religiosa di Radio Rai si occupa di Vaticano per Reset, rivista per il dialogo, collabora con diversi siti di informazione e ha fondato l’Associazione Giornalisti Amici di Padre Dall’Oglio; Cristina Franchini, UNHCR, Rappresentanza per l’Italia, la Santa Sede e San Marino. Moderatore del dibattito sarà Giordano Cavallari, redattore della rivista online SettimanaNews.
La voce narrante è affidata a Federica Restani, uno dei pilastri artistici del progetto Amata Siria; al pianoforte Roberto Martinelli che eseguirà la prima riduzione pianistica delle musiche del Maestro Nahel Al Halabi; le coreografie sono affidate a Maria Grazia Marrazzo ed infine la conduzione dell’evento, insieme al riadattamento del libretto, è di Marta Cicu.
I Partner principali sono il Conservatorio “Lucio Campiani” di Mantova e l’Associazione Culturale “Amici del Conservatorio”, mentre l’organizzazione della tappa è affidata al Partner “ARS Creazione e Spettacolo”. Amata Siria è stato riconosciuto ad alti livelli: è stato benedetto da Papa Francesco, patrocinato dall’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), dalla Provincia, dalla Diocesi e dal Comune di Mantova. E’ stato inoltre accolto dal Principe Albert II, dal Principe Amyn Aga Khan, da Kerry Kennedy e da altre figure riconosciute per proprie azioni mirate al bene umanitario.
Amata Siria non solo è un progetto musicale che racconta storie vere attraverso una performance multimediale, ma anche attua e unisce forti azioni di formazione artistica, di educazione civica e di coinvolgimento e sensibilizzazione del territorio. A tale proposito è doveroso ricordare che è frutto del metodo di lavoro artistico-educativo-formativo “In ManTua”, creato a Mantova, che tratta cause umanitarie di interesse mondiale trasformandole in performance artistiche e coinvolgendo Istituzioni pubbliche e private di varie dimensioni, contribuendo alla risoluzione della causa, fornendo un’adeguata sensibilizzazione e sostegno.