Continua il progetto digitale #sempreconTE, ideato da Fondazione Palazzo Te, per condividere con il pubblico contenuti di approfondimento, lezioni, letture, podcast, musica e materiali di archivio video e audio. Nato come risposta alle gravi difficoltà degli ultimi mesi, il progetto guarda al futuro e offre un contributo concreto attraverso la cultura e la pratica artistica. Utilizzando il lavoro di progettazione e ricerca condotto negli ultimi anni e quello attualmente in corso, Fondazione Palazzo Te ha elaborato 6 percorsi tematici sulla storia del Palazzo, dei Gonzaga e sui contenuti delle attività degli ultimi anni.
In queste settimane, le produzioni si concentreranno su tre nuove serie:
la prima “Gli Dei della volta dei Giganti”, della collana #ilMitoèParolaViva, prende ispirazione dalla volta della stanza dei Giganti di Palazzo Te per raccontare le storie e le vite degli dei, abitanti del monte Olimpo.
La seconda e la terza serie appartengono entrambe al percorso #PalazzoTEeiGonzaga, con i racconti e i segreti di una delle principali corti del rinascimento italiano. Nella prima, “Giulio Romano visto dagli altri”, a cura di Guido Rebecchini, scopriamo come l’artista è stato descritto o rappresentato dal cinquecento al novecento dai brillanti sguardi di Pietro Aretino, Vasari, Tiziano, Heinrich Wölfflin, Bernard Berenson e Ernst Gombrich.
La terza serie, “Giulio Romano: documenti e testimonianze”, a cura di Daniela Ferrari, indaga il felice connubio tra l’artista e il committente Federico II Gonzaga, svelando aspetti della vita di Giulio legati non soltanto alla sua produzione artistica e architettonica.
Questi nuovi contenuti, insieme agli oltre 40 già pubblicati sui canali social della Fondazione, sono raccolti nella nuova sezione Mnemosyne del sito www.fondazionepalazzote.it , un luogo dedicato alla memoria e alla creazione, un prezioso canale per restituire al pubblico l’attività di progettazione della Fondazione.
Il progetto social #sempreconTE e la nuova sezione web Mnemosyne di Fondazione Palazzo Te propongono un modo nuovo di custodire il rapporto con la città, attraverso parole e immagini che possono accorciare le distanze, rompere la lontananza e mantenere vicini.
Mnemosyne: la nuova sezione del sito di Fondazione Palazzo Te
Una raccolta di contenuti sull’arte e la cultura accessibili a tutti
I contenuti social proposti da Fondazione Palazzo Te, ideati per il progetto #sempreconTE per offrire un contributo concreto attraverso la cultura, sono raccolti e disponibili online nella nuova sezione Mnemosyne del sito www.fondazionepalazzote.it : in allegato è scaricabile il Comunicato stampa
I PERCORSI TEMATICI
Palazzo Te e i Gonzaga: negli anni del suo splendore, la famiglia mantovana è stata una delle più importanti e machiavelliche corti del Rinascimento. In questa pagina sono proposti racconti e segreti della vita a corte, approfondimenti su Giulio Romano e sul palazzo.
Spazio Te: si riconferma anche digitalmente uno spazio di condivisione, di ricerca e di rilancio del fare arte, un luogo in cui le capacità creative della città trovano legittimazione. Qui sono disponibili contributi musicali, produzioni teatrali e performance di artisti che si sono esibiti a Palazzo Te e allo Spazio Te.
Scuola di Palazzo Te: è stata creata nel 2018 con il progetto di accrescere le capacità di azione, di pensiero e di sviluppo nel campo della produzione cultura. In questa pagina sono proposte interviste agli artisti che sono intervenuti come docenti, testimonianze dei percorsi formativi e approfondimenti sui temi affrontati durante le lezioni a Palazzo Te.
Il mito è parola viva: Palazzo Te, nel Cinquecento, è stato pensato e realizzato come luogo di rappresentazione e di ospitalità, segreto e pubblico nello stesso tempo. Le Metamorfosi di Ovidio e molti altri miti della tradizione greca rivivono nelle sale del museo con narrazioni che rilanciano il mistero della distanza del divino e della sua prossimità. In questa pagina sono disponibili i video-racconti di famosi miti come Amore e Psiche nell’omonima sala, La Caduta di Fetonte nella camera delle Aquile, Aci e Galatea nella sala di Amore e Psiche, Orfeo ed Euridice nella sala di Ovidio.
Trilogia sul femminile: l’Annunciazione e la trascendenza, la rappresentazione erotica e del desiderio, e il mito di Venere sono le componenti di un programma espositivo dedicato all’esplorazione del femminile nei suoi diversi aspetti. L’Annunciazione è stato il primo capitolo, con la mostra “Tiziano/Gerhard Richter. Il Cielo sulla Terra”; “Giulio Romano. Arte e desiderio” è stato il secondo passo, in cui si è esplorato il riflesso della donna nello sguardo maschile; Venere sarà il terzo capitolo, che aprirà una ricerca sull’origine della figura di Venere e sulla permanenza della “forma” del suo mito nell’arte rinascimentale. Nella pagina sono condivisi pensieri, conferenze, immagini sul mito e sulla realtà del femminile.
Arte e follia: sono proposte riflessioni sul rapporto tra arte, marginalità, follia e cura, a partire dall’esperienza della mostra su Carlo Zinelli, che ha offerto l’occasione di esplorare la frontiera tra la pratica artistica e la pratica psicoterapeutica.