L'appuntamento è promosso dal Comune di Mantova, dal Centro Internazionale d'Arte e Cultura di Palazzo Te, dalla Regione Lombardia e da Anci. Mentre l'anno di Mantova Capitale Italiana della Cultura si avvia a conclusione, il convegno intende ribadire il principio che ha fatto da filo conduttore del programma – l'arte come occasione di riqualificazione del tessuto urbano – e puntare il riflettore sulle sfide e sulle opportunità che si offrono alle città d'arte italiane. Città che oggi sono chiamate a coniugare in modo virtuoso le attività di salvaguardia e conservazione del patrimonio culturale con la sostenibilità e lo sviluppo economico, approfittando del proprio capitale artistico come stimolo per l'attivazione delle capacità di progetto e di impresa delle comunità.
Al convegno intervengono una sessantina tra i maggiori esperti nazionali e internazionali: direttori di musei, di teatri e di festival; curatori; economisti della cultura; sindaci e assessori; esponenti del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici del Mibact.
I lavori aprono, alla presenza del Presidente della Repubblica, con gli interventi di Stefano Baia Curioni, Presidente del Centro Internazionale d'Arte e di Cultura di Palazzo Te; Mattia Palazzi, Sindaco di Mantova; Roberto Maroni, Presidente della Regione Lombardia, e Dario Franceschini, Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
I temi affrontati spaziano dal ruolo delle politiche e delle imprese culturali alla funzione del turismo; dalla questione della tutela del patrimonio materiale e immateriale all'importanza dei teatri, dei festival e dei musei; dal ruolo del terzo settore e dell'innovazione a quello dell'arte contemporanea, fino alle strategie di promozione della lettura.
Venerdì 11 novembre
La cerimonia di apertura si svolge al Teatro Bibiena (ore 11) e può essere seguita in diretta streaming sul sito di Mantova Capitale Italiana della Cultura (www.mantova2016.it).
I lavori proseguono nel pomeriggio a Palazzo Te (ore 14.30), con la lectio di Fabrizio Nevola, direttore del Dipartimento di Storia dell'arte e Culture visuali alla University of Exeter, dal titolo "Honore et utile ne pervenga alla vostra Repubblica". Il rinnovamento urbano nella prima età moderna: progetto, conflitto e continuità.
A seguire, alle 15.30, sette tavole rotonde parallele sono dedicate a diversi aspetti delle politiche culturali per la progettazione urbana.
Al centro dell'incontro Il ruolo atteso dei musei per il futuro delle città d'arte saranno le innovazioni che i musei devono mettere in atto per affrontare le trasformazioni sociali ed economiche che si stanno verificando e realizzare, con strumenti e competenze adeguati, la propria missione.
Come coniugare le pratiche di tutela e conservazione del patrimonio culturale materiale e immateriale con i processi di modernizzazione, che le economie urbane richiedono? Se ne parla al tavolo Regolazione e tutela del patrimonio e del paesaggio tra globalizzazione e localismi.
Già da un decennio ormai i festival culturali e i teatri svolgono un ruolo da protagonisti nella valorizzazione e nel rilancio delle città d'arte. L'incontro Il ruolo atteso dei festival e dei teatri indaga quali prospettive e quali ricadute possiamo aspettarci per gli anni a venire.
Durante la tavola rotonda Arti contemporanee e trasformazione urbana si approfondisce il ruolo che le arti contemporanee e le pratiche imprenditoriali a esse collegate possono avere nella trasformazione delle città d'arte.
Il futuro delle città d'arte non può essere pensato senza una riprogettazione dei modelli di sostenibilità delle economie urbane: i flussi turistici, ad esempio, possono costituire sia una minaccia che un'opportunità. L'economia della cultura prova a fornirci alcune risposte nella sessione Le dinamiche non prevedibili dell'economia della cultura.
Attraverso l'esperienza positiva della gestione autonoma dell'offerta culturale messa in atto dalle Autonomie Locali, nel dibattito Le imprese e le istituzioni culturali per le città d'arte del futuro si analizzano le caratteristiche di un modello che incrocia pubblico e privato.
Verso la Città che legge è il titolo della settima tavola rotonda, in cui ci si confronta su come le amministrazioni locali possano essere coinvolte nelle pratiche di promozione della lettura, grazie a nuove forme di collaborazione con i soggetti della filiera del libro e non solo.
Sabato 12 novembre
La seconda giornata del convegno si apre alle ore 9.30 al Teatro Bibiena, con la tavola rotonda a cura di ANCI e Forum Terzo Settore La cultura per la rigenerazione urbana: pratiche innovative del terzo settore. Si approfondisce il ruolo della progettazione culturale nei processi di rigenerazione urbana, fondamentale soprattutto quando sperimenta percorsi di co-governo che intrecciano in modo virtuoso le politiche pubbliche con i soggetti del terzo settore e delle imprese.
A seguire, il Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici del MiBACT tiene una riunione straordinaria sul tema Le politiche del patrimonio e le città d'arte.
Alle ore 14.30, sempre al Teatro Bibiena, si presentano i risultati scaturiti dalle sessioni parallele della giornata precedente, con relazioni di due docenti dell'Università Bocconi, Stefano Baia Curioni (professore del Dipartimento di Analisi delle Politiche e Management Pubblico) e Cristina Mottironi (professore di Economia del Turismo).
Il convegno si chiude con la tavola rotonda Città d'arte 3.0 - Conclusioni: Politiche per le città, politiche per la cultura, che vede protagonisti: il sindaco Mattia Palazzi; Antonio Decaro, Presidente ANCI; Sergio Urbani, Segretario Generale Fondazione Cariplo; Renzo Iorio, Presidente e Amministratore Delegato AccorHotels Italia, Grecia, Israele e Malta. Coordinatore Gruppo Tecnico Cultura e Sviluppo Confindustria e Francesco Palumbo, Direttore Generale Turismo, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.
Città d'arte 3.0 è realizzato con il patrocinio di Iccrom, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo e della Fondazione Cariplo, in collaborazione con Federculture e AGIS, nell'ambito di Mantova Capitale Italiana della Cultura 2016.