Il confronto si svolgerà al Teatro del Bibiena venerdì 20 e sabato 21 marzo. Ad organizzare l'evento è stato il Comune di Mantova con il professor Carlo Federici, direttore generale del settore Cultura, Identità e Autonomia della Regione Lombardia, assieme all'Associazione Italiana dei Conservatori e Restauratori degli Archivi e delle Biblioteche, Aicrab, e in collaborazione con le Università Ca' Foscari di Venezia, di Padova e di Cassino. Il convegno si svolge nell'ambito del Prin2010-2011 "Bibliotheca italica manuscripta (Bim): descrivere, documentare, valorizzare i manoscritti medievali d'Italia". Ha anche ottenuto il patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Regione Lombardia, dell'Aib (Associazione Italiana Biblioteche). La Biblioteca Chigiana ha inviato una lettera di "apprezzamento dell'iniziativa in un momento di forte difficoltà della cultura e questo convegno è la testimonianza che investire nella conservazione del patrimonio è importante, per assicurare e garantire a tutti la diffusione del sapere e della conoscenza".
La "due giorni" è stata presentata lunedì 16 marzo al Centro Baratta dall'assessore alle Biblioteche e Archivi del Comune di Mantova Marco Cavarocchi, insieme alla dirigente del Settore Cultura Irma Pagliari e al direttore delle Biblioteche civiche Cesare Guerra. "E la prima volta che a Mantova si svolge un convegno sulla conservazione del patrimonio librario di alto livello – ha sottolineato Cavarocchi -. La conferma arriva dai numerosi ospiti qualificati che interverranno. La riapertura della Teresiana ha favorito l'interesse su questi temi".
Al convegno parteciperà tra gli altri il responsabile della Biblioteca Apostolica Vaticana monsignor Cesare Pasini. La conservazione è il complesso delle azioni dirette e indirette volte a rallentare gli effetti della degradazione causata dal tempo e dall'uso sulle componenti materiali dei beni culturali per garantirne la fruizione nel presente e la trasmissione al futuro. Da queste premesse prende spunto il convegno, che si rivolge a conservatori, restauratori, ai frequentatori di archivi e biblioteche per ragioni di studio, lavoro o diletto. Il convegno si articola in quattro sessioni: conservazione e fruizione; ripensare il restauro: finalità e nuove prospettive; studiare per conservare, conservare per studiare e, infine, conservazione e digitalizzazione.
"Il convegno si propone una riflessione sul libro come bene culturale – ha aggiunto Irma Pagliari - sulla necessità di essere sottoposto a restauro. Il libro è inteso come bene culturale, patrimonio di storia e conoscenza, un bene raro e di pregio, il cui valore è spesso determinato dalla sua unicità, si pensi ai manoscritti, ma anche i libri a stampa, seppure caratterizzati da una serialità riproduttiva".
L'appuntamento mantovano è di respiro internazionale, un momento di studio e confronto sul valore del libro come bene culturale da tutelare e preservare, attraverso una serie di precise attività guidate da una adeguata attività conoscitiva, capace di individuare i beni costituenti il patrimonio culturale e di garantirne la protezione e la conservazione finalizzata alla fruizione pubblica. "Il Comune di Mantova – ha osservato Guerra - ha voluto mantenerne vitale la sua originaria vocazione di accessibilità della conoscenza e dunque obiettivo del convegno, con i quattro moduli di studio in programma per consentire a studiosi esperti e appassionati un confronto e promuovere una fruibilità del patrimonio librario nel rispetto della tutela e conservazione del bene stesso". Sono già 140 le persone iscritte al convegno. La Biblioteca Teresiana sarà aperta per accogliere visite brevi, mentre a Palazzo Te è previsto un ricevimento degli ospiti con la possibilità di vedere le mostre di Mirò e Ai Weiwei.