Mantova diventerà un modello per la ricerca del mondo vegetale come strumento per affrontare le sfide del futuro. Il progetto ha preso corpo al seminario che si tenuto a Mantova sabato 10 giugno a partire nella chiesa di Santa Paola in piazza dei Mille. Dopo l'intervento introduttivo dell'assessore all'ambiente Andrea Murari, si sono confrontati con il sindaco Mattia Palazzi lo scienziato Stefano Mancuso e l'archistar Stefano Boeri, dal cui masterplan è partita l'idea di Mantova hub.
Il sindaco Palazzi, intervenendo al termine dell’incontro, ha lanciato un appello per dare il via all’azionariato diffuso e finanziare il futuro Centro ricerche sulle piante nell'area di San Nicolò. “Con 150 euro a testa per tre anni – ha sostenuto Palazzi - ogni cittadino potrà contribuire a pagare un ricercatore che in tre anni costa 50mia euro. La giunta, in due anni, ha portato a casa 38 milioni di euro ed è pronta ad investire nel Centro 1,8 milioni; ora abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti per giocare la sfida del futuro basata sulla competizione e sull'innovazione. Il Centro sarà la nuova risposta ai nostri bisogni di oggi, che sono quelli di disinquinare delle aree contaminate e far ripartire l'industria per dare occupazione, ma su basi nuove che tengano conto di un costante miglioramento ambientale”.
Palazzi, nella conclusione, ha aggiunto che da settembre partirà una campagna di informazione» per promuove questa forma di azionariato. “Sono sicuro che tanti acquisteranno un'azione del futuro della città – ha dichiarato -. Già due ragazzi hanno inviato i loro curricula e tre aziende hanno chiesto informazioni per finanziarci”.
All’appuntamento ha parlato anche Boeri. Il suo studio professionale ha progettato architetture in Italia, come il Bosco Verticale di Milano, in Europa, come la Villa Mediterraneè di Marsiglia, e nel mondo come il Centro Polivalente di Changchun in Cina. Insieme a Richard Burdett, Jacques Herzog e William MacDonough, Boeri ha fatto parte della Consulta Architettonica incaricata di sviluppare le linee guida per l’Expo 2015 a Milano. E’ professore ordinario di Progettazione Urbanistica presso il Politecnico di Milano. Dal 2004 al 2007 è stato direttore della rivista internazionale “Domus”.
Lo scienziato Mancuso, professore all’Università di Firenze, direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale, membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavoir, ha insegnato in università giapponesi, svedesi e francesi ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili.
Anche lui si è concentrato sul centro ricerche che sarà ricavato all'interno di uno dei capannoni di San Nicolò e sarà a pieno regime entro cinque anni. Produrrà innovazione che sarà messa a disposizione delle diverse aziende del territorio, da utilizzare nelle loro produzioni. Al seminario è stato detto che è fondamentale l’utilizzo delle piante per progettare gli edifici nelle città, ad esempio il bosco verticale. Mancuso, dal canto suo, ha ricordato che esistono le piante “giuste” (pioppi e salici ibridi speciali) che disinquinano i terreni fortemente contaminati come quelli del polo chimico.
Il Comune di Mantova metterà a disposizione dei ricercatori la sede ricavata nel capannone completamente ristrutturato, arredato e attrezzato e un fondo destinato alla ricerca, proveniente dal bando periferie. A regime, il centro avrà come obiettivo l'autofinanziamento attraverso il frutto del suo lavoro. Il seminario è stato organizzato dal Comune di Mantova, in collaborazione con gli Istituti Santa Paola e gli Ordini provinciali degli architetti e degli ingegneri.