Le diffide a firma del primo cittadino sono state indirizzate, venerdì 14 agosto, a due società proprietarie di aree e immobili diventati, nel corso degli anni, un problema di igiene e di sicurezza non solo per un intero quartiere ma anche per tutta Mantova: l'ex ceramica e lo scheletro di cemento tra piazza Polveriera, via Cappadocia e via Greyson. Entro sette giorni dalla notifica delle ordinanze le società Vecchia Ceramica Srl di Mantova e C&P di Carpi, quest'ultima in liquidazione, dovranno comunicare agli uffici di via Roma quando e come interverranno per adempiere alla richiesta di messa in sicurezza e di pulizia dell'area avanzata dall'Ente; se non lo faranno, sarà il Comune ad intervenire addebitando poi i costi alla Vecchia Ceramica, mentre per quanto riguarda la C&P, è l'avvertimento, verranno adottati "i conseguenti atti idonei" in suo danno.
"Non è che il primo passo – ha dichiarato il sindaco di Mantova Mattia Palazzi - per ridare decoro ad aree importanti della città. Dopo Fiera Catena, stiamo già studiando analoghi interventi per i due edifici abbandonati di Ponte Rosso e Colle Aperto, i cosiddetti 'magoni' ". Le due ordinanze-diffida in sintesi richiedono ai proprietari delle aree e degli immobili: la rimozione dei rifiuti e dei materiali di cantiere, la realizzazione di una recinzione adeguata in tutte le aree e il mantenimento di "uno stato di decorosa pulizia dell'area, evitando la formazione di acqua stagnante e la crescita di flora spontanea". Lo "scheletro" della C&P, abbandonato da anni, è diventato nel tempo un "rifugio per persone senza fissa dimora e discarica di rifiuti di ogni tipo". La mancata manutenzione e la perenne presenza di acqua stagnante, poi, hanno creato "l'habitat naturale" per topi, zanzare e altri animali nocivi. Anche nell'ex ceramica si "rifugia" gente senza fissa dimora, con la Polizia locale e i Vigili del fuoco ripetutamente al lavoro per domare gli incendi che vengono appiccati a cumuli di rifiuti abbandonati. Si tratta, dunque, di situazioni di grave compromissione del decoro della città, in una zona del centro storico densamente abitata. "I lavori da noi richiesti – ha detto Palazzi – sono necessari e vanno fatti assolutamente perché tale situazione non può più essere tollerata. Il decoro pubblico è la condizione basilare per una città".