Già da sabato 4 luglio, infatti, sono perfettamente funzionanti i nuovi occhi elettronici installati presso la stazione passante Apm del viale cittadino. L'intervento è stato eseguito in anticipo rispetto alle tempistiche grazie alle sollecitazioni da parte dell'assessore alla Polizia Locale Iacopo Rebecchi e del sindaco di Mantova Mattia Palazzi. Le telecamere di nuova generazione sono state installate, infatti, ancora prima della fine dei lavori di riqualificazione della stazione passante, quest'ultimi da parte di Apam. "Con questo importante intervento rispondiamo alle richieste di sicurezza non solo dei residenti, ma di tutti i cittadini mantovani – ha detto il sindaco Palazzi –, specialmente dopo gli ultimi episodi di vandalismo e violenza. Sappiamo che il degrado richiama degrado, anche per questo, già dal bilancio 2016, vogliamo avviare un piano per riqualificare e rendere 'più bella' la città".
"Un contributo importante da parte del Comune di Mantova per una maggiore sicurezza in viale Risorgimento – ha detto l'assessore Rebecchi –. Un intervento che ci è stato richiesto anche dai residenti della zona e da tutti i fruitori del servizio pubblico. Le telecamere, ad alta risoluzione e di nuova generazione, sono state installate in base agli accordi con il Comitato Ordine e Sicurezza della Prefettura. Gli occhi elettronici consentono di poter monitorare l'area davanti, sotto e perfino dietro la pensilina della stazione passante. E' nostra intenzione attivare nuove telecamere in città, specialmente in aree sensibili. Inoltre, a breve incontreremo le Associazioni di categoria per arrivare ad avere una mappatura di tutte le telecamere private – ha continuato l'assessore Rebecchi – in modo da poter utilizzare anche quelle immagini, cercando così di reprimere eventuali situazioni di crimine".
I tre nuovi occhi elettronici, sono in grado di sorvegliare la zona davanti, sotto e, novità assoluta, anche dietro la pensilina dove sono presenti alcuni esercizi commerciali. Come è noto la stazione passante di viale Risorgimento, costruita a inizio anno 2000, con l'intento di offrire un luogo di riparo agli utenti in attesa del bus, è diventato nel tempo uno spazio degradato, facile oggetto di atti di vandalismo e graffitismo. Si fa presente che le tre nuove telecamere ad alta risoluzione sono conformi alle specifiche richieste dal Ministero dell'Interno e si vanno ad aggiungere alle altre undici già preesistenti sulla zona, anche se quest'ultime sono di vecchia generazione. Tutte le immagini arrivano alla centrale operativa della Polizia Locale e sono in rete con le altre Forze dell'Ordine.