Per il Comune di Mantova hanno partecipato il sindaco Nicola Sodano e il segretario comunale Annibale Vareschi. Erano presenti anche i funzionari dell'ufficio Unesco, i rappresentanti della società Esselunga e i progettisti, mentre erano collegati in videoconferenza i funzionari della Soprintendenze di Milano e Brescia. "E' stata una riunione di lavoro – ha sottolineato Sodano -. Esprimendo il parere del Comune, ho detto che per noi il progetto è condivisibile e siamo in attesa di avere il parere degli uffici Unesco perché ci muoveremo sulla base di questo parere".
L'incontro è stato interlocutorio. Gli uffici romani hanno chiesto un supplemento di documentazione per poter esaminare in modo più approfondito il progetto e poter arrivare ad una decisione. Nei primi giorni di settembre in via Roma c'era stato un vertice con tutti i soggetti pubblici coinvolti nella vicenda. Avevano partecipato la direzione regionale per i beni culturali e paesaggistici della Lombardia, la soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia, la soprintendenza per i beni architettonici e paesaggistici per le province di Brescia, Cremona e Mantova, la Regione Lombardia direzione generale culture, identità e autonomie e il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo.
Al termine dell'incontro si era deciso di inviare una sintesi della documentazione agli uffici Unesco perché potessero esprimersi. Il parere di questi uffici è considerato determinante per il futuro del progetto perché se l'Unesco bocciasse Esselunga si rischierebbe di vanificare lo status di Mantova come sito del patrimonio dell'umanità e nessuno vuole che ciò accada.