"È il difficile momento congiunturale a spingerci a stare tutti insieme per affrontarlo, oltre all'affetto per la Repubblica e l'unità d'Italia" ha detto il sindaco di Mantova Nicola Sodano nella piazza del centro che ha visto il tradizionale schieramento di labari, gonfaloni e dei rappresentanti delle Associazioni Combattentistiche e d'Arma. Nelle prime fila le autorità civili, militari e religiose, oltre ai parenti degli ex deportati nei lager nazisti che saranno premiati, la stragrande maggioranza di loro alla memoria, e coloro che riceveranno l'onorificenza della Repubblica.
Oltre ai sindaci del territorio mantovano, con la fascia tricolore, erano presenti, tra gli altri, il prefetto Carla Cincarilli, il sindaco Sodano, il presidente della Provincia Alessandro Pastacci, i comandanti dei Carabinieri Roberto Campana, dei Vigili del Fuoco Danilo Pilotti e della Polizia Locale Paolo Perantoni. La cerimonia, sobria, in linea con le indicazioni del capo dello Stato, dopo l'Inno Nazionale è stata aperta dal prefetto di Mantova, poi, la lettura in pubblico del messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. "La Festa del 2 Giugno e rivolta specialmente ai giovani - ha detto la Cincarilli - perché non dimentichino chi si è sacrificato in prima persona per fondare la Repubblica e perché sfuggano all'indifferenza". A questo proposito è stata data lettura di un passo di un discorso tenuto da Piero Calamandrei, giurista e membro dell'assemblea costituente (uno dei padri della Patria), a Milano il 26 gennaio 1955, nel corso di un ciclo di conferenze sulla Costituzione, davanti ad una platea di studenti. Infine, la consegna delle Medaglie d'onore, una trentina, e delle otto Onorificenze dell'ordine "Al merito della Repubblica Italiana".