La casa, insieme al dramma degli sfratti in aumento, rimane un'emergenza sociale. A confermarlo, venerdì 18 aprile, nella sede Aler di viale Risorgimento, è stato Emidio Ettore Isacchini, il commissario straordinario del riformato ente che comprende anche le Aler di Cremona e Brescia. "La casa - ha detto Isacchini - rappresenta ormai un problema sociale e nonostante gli sforzi per recuperare abitazioni le liste d'attesa di persone che hanno bisogno di alloggi rimangono lunghissime". I 58 appartamenti saranno disponibili entro fine settembre e andranno a tamponare una richiesta molto alta di alloggi popolari. Ad oggi la lista d'attesa è lunga. "Dobbiamo considerare - ha continuato Isacchini - che a Mantova c'è una richiesta di 800 alloggi di edilizia popolare (1400 per l'intera provincia) e ce ne sarebbero 500 di proprietà Aler ancora sfitti e da sistemare. Una risorsa quanto mai necessaria visti i numeri delle liste d'attesa".
L'intervento di recupero e manutenzione degli appartamenti sfitti ha comportato una spesa di 1 milione e 600mila euro, per metà finanziati da Regione Lombardia, i restanti a carico di Aler e, per una piccola quota, dallo Stato. "Stiamo definendo il nuovo 'Programma di edilizia residenziale pubblica' - ha detto l'assessore regionale alla casa Paola Bulbarelli - e metteremo a disposizione, con questo strumento, circa 120 milioni di euro, a livello regionale, per il recupero di alloggi sfitti. Che, secondo i nostri calcoli, andranno a coprire le necessità di altre 16mila famiglie lombarde. Ricordo - ha sottolineato - che stiamo cercando di recuperare fondi in tutti i modi. Abbiamo riformato le Aler, riducendole da 13 a 5, tagliando molte poltrone costose e risparmiando cinque milioni di euro all'anno".
Degli appartamenti recuperati, il primo appalto riguarda 23 abitazioni di Mantova, per lo più in Valletta Valsecchi, ma anche Lunetta, Due Pini e Te Brunetti. Il secondo appalto riguarda opere di manutenzione degli interni di 31 alloggi, sempre suddivisi in vari stabili del comune di Mantova. A questi 54 alloggi se ne aggiungono altri 4 recuperati in via Torelli. Infine, il sindaco di Mantova Nicola Sodano ha detto che "ormai il Comune è diventato il front office dell'emergenza sociale. E la casa è una delle richieste principali. Bisogna inventarsi qualcosa per rispondere a quest'esigenza; dovremmo impegnarci per agevolare la vendita delle case popolari a quelle persone che possono permettersi l'acquisto". Il prefetto Carla Cincarilli si è detta disponibile a ospitare in Prefettura un tavolo sull'emergenza casa, divenuta ormai un dramma sociale che coinvolge sempre più famiglie mantovane.