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Procedimenti in corso

Territorio

La Valutazione Ambientale Strategica (VAS) dei Piani e dei Programmi (P/P) serve ad assicurare che l'attività pianificatoria si svolga nel rispetto delle condizioni necessarie per uno sviluppo sostenibile. Grazie ad essa è possibile effettuare una valutazione preventiva integrata degli impatti ambientali all'atto dell'elaborazione, adozione e approvazione dei P/P.
La Vas costituisce parte integrante del procedimento di adozione o approvazione dei piani/programmi; i provvedimenti di approvazione della Pubblica Amministrazione, adottati in sua assenza, sono annullabili.

La Valutazione ambientale - VAS si applica a tutti i piani e programmi:

1. elaborati per i settori agricolo, forestale, della pesca, energetico, industriale, dei trasporti, della gestione dei rifiuti e delle acque, delle telecomunicazioni, turistico, della pianificazione territoriale o della destinazione dei suoli, e che definiscono il quadro di riferimento per l'approvazione, l'autorizzazione, l'area di localizzazione o, comunque la realizzazione dei progetti sottoposti a VIA e a Verifica di assoggettabilità;

2. per i quali, in considerazione dei possibili impatti sulle finalità di conservazione dei siti designati come zone di protezione speciale per la conservazione degli uccelli selvatici e di quelli classificati come siti di importanza comunitaria per la protezione degli habitat naturali, della flora e della fauna selvatica, si ritiene necessaria una valutazione d'incidenza ai sensi dell'articolo 5 del decreto del Presidente della Repubblica 8 settembre 1997, n. 357 e successive modificazioni
Per informazioni più dettagliate sulla normativa si consiglia di visitare il link di SIVAS della Regione Lombardia all'interno del quale è possibile visualizzare anche tutti i Piani soggetti a procedura di VAS o verifica di assoggettabilità del Comune di Mantova.

  • SEMPRE impiegare dissuasori o sistemi di allontanamento É il modo più sicuro, semplice ed efficace per proteggere la propria casa da piccioni e altri ospiti indesiderati (ratti, gatti randagi...).
  • SEMPRE proteggere ogni “ingresso di servizio” (abbaini, solai, sottotetti...) Qualsiasi apertura di dimensioni superiori a 5x5 cm. è, agli occhi di un piccione, una “porta” da cui intrufolarsi in casa vostra. Assicuratevi che la trovi ben chiusa, dunque: reti o griglie strategicamente piazzate dissuaderanno anche il più tenace degli intrusi.
  • MAI dare da mangiare a un piccione Tornerà la volta successiva, poi quella dopo, quella dopo ancora e così all’infinito. Portando con sé figli, amici e amici degli amici. E i piccioni, a fine pasto, non aiutano a sparecchiare. Anzi.
  • MAI usare colle o esche avvelenate Per almeno due ottimi motivi: primo, perché la legge lo vieta (e ha in serbo multe salate per i trasgressori!); secondo, perché tali metodi sono controproducenti, oltre che discutibili: i resti degli animali presi in trappola, infatti, attireranno ratti, insetti, batteri, e via dicendo. Dalla padella alla brace, come si suol dire.

Origine
Il colombo selvatico (Columba livia livia) è una specie di origine orientale che si è successivamente diffusa nel Mediterraneo e nel resto dell’Europa occidentale e comprende circa venti sottospecie.
PROGETTO PICCIONI Fin dai tempi dell’antica Roma, l’uomo ha selezionato dagli animali selvatici razze domestiche utilizzate come fonte di cibo o a scopo ornamentale. L’attuale colombo di città è frutto degli incroci tra i colombi selvatici inurbati e i colombi domestici randagi.
Comportamento
Il colombo selvatico ha iniziato a insediarsi nelle città poiché gli edifici che si sviluppano in altezza sono molto simili al suo ecosistema originario, le scogliere rocciose. I palazzi sono così diventati un sito adatto alla riproduzione e hanno permesso al colombo di diffondersi anche in zone molto lontane da quelle di origine.
Altra caratteristica peculiare della specie è la separazione tra le zone di nidificazione e i siti di alimentazione. Il colombo si nutre prevalentemente di cereali e si alimenta in spazi aperti: ciò lo rende particolarmente vulnerabile all’attacco dei predatori e quindi si è evoluto in modo tale da nutrirsi rapidamente (fino a 145 beccate al minuto) e fare rifornimento di acqua accumulando il tutto nel gozzo. Solo in un secondo tempo, sui posatoi al riparo dai pericoli, avviene la digestione. In città la specie ha imparato a utilizzare le risorse alimentari, grazie alla sua adattabilità ed intelligenza. Le diverse colonie sono in grado di sincronizzare la loro attività giornaliera spostandosi dai siti di riposo/nidificazione ai siti di alimentazione. In generale il piccione di città è più sedentario del colombo selvatico perché l’ambiente urbano è in grado di fornire contemporaneamente cibo, acqua, siti per la nidificazione e il riposo
Tutti questi fattori, insieme alla temperatura mediamente più elevata e all'assenza di predatori, rendono le città un luogo molto appetibile per la specie, contribuendo ad aumentarne considerevolmente la fertilità, tanto che il colombo di città arriva in alcuni casi a riprodursi 9 volte l'anno contro le 1-2 del suo cugino selvatico.


Strategia del Comune di Mantova per il controllo dei Piccioni
Il Comune di Mantova ha scelto, per affrontare nel modo migliore e più flessibile i piccoli e grandi problemi posti dalla presenza dei piccioni in città, la strada dell'approccio integrato. Un approccio, cioé, che combina attività e strategie differenti, che vanno dalla stesura di nuovi protocolli operativi all'attuazione di misure di contenimento da parte di tecnici specializzati, passando attraverso azioni di coinvolgimento della cittadinanza.

Il Comune provvede, attraverso l'attività del gestore del servizio d'igiene ambientale, alla pulizia delle strade e delle piazze più frequentate dai piccioni con interventi periodici, la cui frequenza dipende dal grado di intensità del problema. Le aree più critiche, concentrate in gran parte nel centro città, sono oggetto di interventi settimanali, mentre le aree meno problematiche vengono trattata con cadenza quindicinale.
Il Comune di Mantova, infine, ha previsto nel proprio Regolamento d'igiene norme che impongono misure atte a ridurre le opportunità di sosta e nidificazione in tutti gli edifici del territorio comunale nonché il divieto alla somministrazione di cibo. Eccone, di seguito, l'estratto:
"3.2.11. Misure contro la penetrazione dei ratti e dei volatili negli edifici

1.In tutti gli edifici presenti nel territorio comunale, compresi quelli soggetti alla conservazione nel centro storico, devono essere adottati i necessari accorgimenti tecnici idonei ad impedire:
a) la penetrazione di piccioni, ratti o animali randagi o selvatici negli edifici;
b) la nidificazione o la sosta di piccioni o animali randagi o selvatici sopra gli edifici.

2.Nei sottotetti, non abitabili, vanno rese impenetrabili con griglie o reti le finestre e tutte le aperture di aerazione.

3.Nelle cantine sono, parimenti, da proteggere, senza ostacolare l'aerazione dei locali, le buffe, le bocche di lupo, tutte le aperture in genere: le connessure dei pavimenti e delle pareti devono essere stuccate (...) 1.1.19. Misure preventive ...

4. Ai cittadini e' fatto divieto di:
a) somministrare ai piccioni alimenti di qualsiasi tipo ed in qualunque luogo;
b) somministrare agli animali randagi o selvatici alimenti di qualsiasi tipo in aree pubbliche o in aree private soggette ad uso pubblico;
c) gettare o depositare in qualunque luogo, rifiuti o sostanze utilizzabili come alimento dai piccioni;
d) gettare o depositare in aree pubbliche o in aree private soggette ad uso pubblico, rifiuti o sostanze utilizzabili come alimento dagli animali randagi o selvatici."

Coinvolgimento della cittadinanza
Il ruolo della collettività è fondamentale: l'azione diretta dei cittadini è in assoluto la risorsa più importante per la buona riuscita della strategia di contenimento dei piccioni. Prestando attenzione a non fornire cibo "facile" alle colonie di piccioni evitando di nutrirli direttamente, dotando le proprie case di semplici e non invasivi dissuasori (come, ad esempio, reti o coperture).
Altro aspetto innovativo della strategia, infine, è la redazione di un Abaco degli interventi di dissuasione, documento che prevede una serie di azioni mirate per la riduzione dei siti di nidificazione e sosta, da effettuarsi tanto sugli edifici pubblici quanto su quelli privati. Proprio in questa prospettiva i tecnici comunali presteranno, ai fini del rilascio di autorizzazioni per nuove costruzioni o per la manutenzione di edifici esistenti, massimo riguardo alle indicazioni fornite dall'abaco.
Di seguito è possibile scaricare  la "scheda di segnalazione" e l'abaco degli interventi di dissuasione.

 

Il Comune di Mantova ha attivato, nell'ambito del Piano di Derattizzazione 2013, la posa di 330 erogatori d'esche, ubicati all'interno della cerchia Mincio, Lungo Lago Gonzaga, Argine Anconetta, Risorgimento, Repubblica, Piave, Pitentino. Tale attività ha implementato le attività di derattizzazione già in essere nell'ambito della manutenzione del verde.

Per eventuali segnalazioni compilare il seguente Modulo.

Per eventuali segnalazioni compilare il seguente Modulo.

emas2020
Il Comune di Mantova è Registrato EMAS e certificato ISO 9001:2005 e ISO 14001:2015

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